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Pensione dopo 34 anni in casa di riposo: Serravalle ringrazia Nadia

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La sua storia si intreccia con quella degli ospiti della “Don Florindo Piolo”

Per 34 anni ha seguito gli anziani della casa di riposo “Don Florindo Piolo” di Serravalle, da qualche giorno si gode la pensione. La storia della serravallese Nadia Belotti si intreccia con quella della residenza di via Sant’Antonio e con quella di numerosi ospiti. «Dall’1 gennaio sono ufficialmente in pensione – spiega Belotti – e dopo 34 anni di lavoro, lo ammetto, mi mancano un po’ gli ospiti». La carriera lavorativa dell’operatrice sanitaria cominciò nel 1983 ed è proseguita fino a qualche giorno fa. «Presi per la prima volta servizio in struttura il 3 marzo del 1983, quando avevo 23 anni – racconta la serravallese -. Allora c’erano le suore e noi operatrici seguivamo gli anziani solo metà giornata».

Nel corso degli anni Belotti ha avuto modo di perfezionare il suo lavoro e crescere professionalmente. «Quando iniziai a seguire gli ospiti non c’erano tanti strumenti che ora sono a disposizione per svolgere il mestiere di operatrice sanitaria. Con il passare del tempo ho avuto modo di acquisire certificazioni che mi hanno permesso di affinare le metodologie per seguire gli ospiti». Tanti sono i ricordi che la serravellese ha accumulato nel corso della sua carriera. «Ho sempre trovato disponibili e collaborativi i presidenti dei vari consigli di amministrazione della struttura, da don Pietro Lupo fino a Paolo Croso. Mi sono trovata molto bene con il gruppo di colleghe con cui ho condiviso recentemente le giornate in struttura e devo dire che conservo nel mio cuore numerose persone che ora purtroppo non ci sono più».

Per Belotti il lavoro in residenza è diventato una passione. «E’ molto impegnativo e richiede pazienza ma ti gratifica parecchio – sottolinea l’operatrice sanitaria –. Ho seguito le storie di tanti anziani, ognuno con aspetti originali. Ci si affeziona a ciascuno ed è molto difficile non farsi coinvolgere emotivamente». Ora che la donna è arrivata al meritato riposo si dedicarà un po’ di più alla famiglia. «Avrò certamente più tempo per seguire il mio nipotino di 3 anni e poi diventerò di nuovo nonna, e lo ammetto: sono davvero molto emozionata – conclude Belotti -. Qualche giorno fa sono anche andata a trovare gli anziani in casa di riposo e sono stata contenta che mi abbiano salutato con il sorriso chiedendomi anche di tornare. Ciò mi ripaga dell’impegno e del lavoro profuso nel corso della mia vita».

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