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Pochi bimbi alla scuola di Cellio: il Comune valuta incentivi alle famiglie

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Pochi bimbi alla scuola di Cellio con Breia, il Comune studia delle agevolazioni per evitare il rischio di chiusura.

Pochi bimbi alla scuola di Cellio

Strategie in campo per salvaguardare la scuola dell’infanzia a Cellio con Breia. L’amministrazione comunale sta valutando incentivi alle famiglie per cercare di aumentare le iscrizioni.

Il mantenimento della sede scolastica resta infatti legato al numero di alunni che la frequentano, attualmente inferiore rispetto a quanto richiesto. E per il momento Cellio ha sopperito grazie alle deroghe concesse per le scuole in aree montane.

Il Comune valuta incentivi alle famiglie

Tuttavia per non lasciare che sorga il rischio di perdere la scuola dell’infanzia, sono al vaglio agevolazioni alle famiglie per incentivare le iscrizioni.

«I numeri restano bassi e non sappiamo per quanti anni sarà ancora possibile contare sul mantenimento in deroga – spiega il sindaco Daniele Todaro –. Al momento il nostro paese rientra infatti tra i comuni montani e si trova ad affrontare ovvie difficoltà logistiche. Onde evitare che si arrivi a dover chiudere la scuola dell’infanzia, stiamo pensando a qualche incentivo rivolto alle famiglie».

Un contributo per le spese scolastiche

«Si tratterà di un’agevolazione, in via sperimentale, limitata alla scuola dell’infanzia, per le famiglie che provvederanno all’iscrizione a Cellio con Breia – anticipa il primo cittadino –. In pratica, concederemo un sostegno economico finalizzato all’acquisto di materiale didattico e per spese connesse alla frequenza scolastica».

Una proposta che potrebbe contribuire ad avvicinare le famiglie e i loro bambini, permettendo di allontanare il rischio di chiusura della scuola dell’infanzia del paese.

«Speriamo che altre famiglie decidano di iscrivere i loro figli alla scuola di Cellio – conclude Todaro –, anche per altri vantaggi che vanno oltre a quello economico. Mai come in questo frangente storico condizionato dalla pandemia, piccole realtà e comunità come la nostra sono in grado di garantire spazi e realtà “a misura d’uomo” che difficilmente possono offrire ambienti molto più grandi e affollati».

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2 Commenti

1 Commento

  1. Grazia

    8 Febbraio 2022 at 21:33

    Salve… Sapete perché i bambini non vengono a cellio a scuola o all asilo? Perché un genitore che lavora e che entra al lavoro per le 8 dovrebbe avere un pre post dove lasciare i piccoli o se per le 16 un genitore lavora ancora dovrebbe esserci un dopo scuola…… qui non c è. gli incentivi servirebbero per pagare una maestra che tenga i piccoli….. Penso che genitori sarebbero anche disposti a pagare la differenza ma qui sembra che il problema non sia quello….. Meglio far vedere che il comune dia degli incentivi….. Non risolvere il problema…. Essendo il comune già informato sul disagio lasciato a noi….a dover provvedere a portare i bimbi a chilometri di distanza… Dovrebbero rivedere il modulo Dell incentivi…

  2. Dudolo

    9 Febbraio 2022 at 8:28

    Un paese sfigato in un posto sfigato. Ci credo che non ci va nessuno, quei pochi che ci sono dovrebbero scappare a gambe levate. Paesi morti.

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