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Ponzone, dopo la festa di Natale il Grap ha silurato il suo presidente

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Dissidi per gli eventi inseriti all’ultimo momento: «Non si fa così»

A Ponzone il direttivo del Grap ha silurato il presidente Nico Caruso. Motivo: ha organizzato un evento all’interno della festa di Natale, ma all’insaputa degli altri. Questa, in sintesi, l’accusa che gli viene mossa. «Dopo gli ultimi avvenimenti il direttivo Grap ha dovuto prendere la decisione di dimettere Nico Caruso dalla carica di presidente – spiega il vice presidente Luca Broccatelli a nome del direttivo -. Siamo tutti altresì soddisfatti dei nostri operati che comunque sono una serie di rinunce e sacrifici per noi che siamo sempre in prima linea». 

E aggiunge: «Tutte le singole iniziative sono ben accette, ma il tutto deve essere coordinato viste le responsabilità che l’associazione si assume. Non si possono rischiare sanzioni per non aver rispettato la legge. Lo scopo non è dimostrare chi è il migliore, ma migliorare il territorio».  L’associazione comunque andrà avanti: «Sappiamo quanto Ponzone apprezzi i nostri sforzi e non potremmo mai finire di dire grazie a tutti quelli che con costanza ci sostengono».

Ma anche l’ormai ex presidente Caruso vuole dire la sua: «Posso dire che il mini-evento organizzato da alcuni negozianti in appena quattro giorni ha avuto un bilancio positivo – spiega -. Abbiamo registrato la partecipazione di una trentina di bambini che, divertendosi, hanno percorso tutta la via. L’obiettivo era proprio far percorrere la via Provinciale come nelle scorse edizioni. Purtroppo questo evento per arricchire il Natale ha causato l’ira del Grap che ha deciso di sollevarmi dall’incarico di presidente con una riunione straordinaria». 

L’evento extra coordinato da Caruso si è aggiunto all’ultimo: «In effetti, quando mancava una settimana al 17 dicembre  mi sono confrontato purtroppo solo con alcuni commercianti che mi chiedevano se il Grap avrebbe fatto qualcosa lungo la via perché non avevano ricevuto la pubblicità – spiega l’ex presidente -. Ho spiegato loro il programma e così abbiamo deciso di aiutare ad arricchire la giornata in modo autonomo». Insomma l’obiettivo era quello di rendere l’appuntamento più ricco. «Ma qualcuno si  è convinto che questa iniziativa era per “fare guerra” all’associazione di cui facevo parte e ho contribuito a costruire, ma non è assolutamente così. Volevo arricchire la giornata vedendo il programma snello di quest’anno. Tenuto conto che la filosofia dell’associazione era confrontarsi con i commercianti, ho ritenuto opportuno di dare questo contributo grazie ad alcuni negozianti».

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