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Prato Sesia non riesce a trovare un vigile

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C’è tempo fino alle 11 di giovedì 8 dicembre per potersi iscrivere al terzo bando

Persiste la difficoltà di reperire un vigile urbano a Prato Sesia, tanto che il Comune sta valutando la possibilità di assumere qualcuno a tempo determinato. E’ stato aperto nei giorni scorsi il bando numero tre, dopo che i primi due si sono conclusi con un nulla di fatto. Il concorso però riguarda un posto in mobilità volontaria: si cerca cioè un vigile già in servizio che sia disposto, dietro concessione dell’ente per cui lavora al momento, a spostarsi a Prato. Qui, il nuovo agente opererebbe a tempo pieno e indeterminato nell’ambito della convenzione stretta con i Comuni di Romagnano, Ghemme e Sizzano.

«La convenzione procede bene – osserva il sindaco Luca Manuelli – ma mancando una persona, in caso di malattia o nel periodo di ferie rischiano di presentarsi problemi per la gestione del servizio». L’amministrazione, dunque, prende in considerazione anche l’idea di coprire temporaneamente il posto vacante con un’assunzione a tempo determinato, in attesa che si trovi una persona da assumere in via definitiva.

Il paese è rimasto senza vigile urbano (anche se il suo territorio è comunque regolarmente presidiato dagli altri agenti della convenzione in servizio) dalla fine di agosto, quando l’agente Massimo Ordiano ha richiesto e ottenuto di spostarsi a Grignasco. Un primo bando era stato fatto ad agosto, mentre il secondo è scaduto alla fine di ottobre. Ora c’è tempo fino alle 11 di giovedì 8 dicembre per potersi iscrivere al terzo. Fra i requisiti, è richiesto un servizio di almeno cinque anni, a tempo pieno e indeterminato, per enti del comparto Regioni e Autonomie locali con inquadramento nel profilo professionale di “istruttore di polizia Locale”.

Sono inoltre necessarie la patente di guida B e la qualifica di “Agente di pubblica sicurezza”. Il procedimento di selezione prevede una prima prova, effettuata da una commissione apposita mediante la valutazione dei curricula, per poi proseguire con un colloquio, durante il quale verranno analizzate le competenze del candidato e la loro corrispondenza con il ruolo da ricoprire. Il curriculum e il colloquio verranno valutati con un punteggio massimo di 15 punti ciascuno. Su un voto massimo di 30, dunque, la prova viene considerata superata con il conseguimento di 21 punti.

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