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Pray cantiere sotto sequestro: i lavori a Flecchia bloccati non si sa fino a quando

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Pray tolto

Pray cantiere sotto sequestro dopo l’incidente: la strada di Flecchia rimane ancora chiusa.

Pray cantiere sotto sequestro

La strada di Flecchia a Pray bloccata a tempo indeterminato: il cantiere in cui la scorsa settimana è avvenuto l’incidente che ha coinvolto un operaio è infatti stato messo sotto sequestro dalla Procura della Repubblica. Un atto dovuto in quanto si tratta di un incidente sul lavoro dove verranno svolte tutte le indagini del caso. La scorsa settimana un operaio era stato travolto da un macchinario proprio nel cuore della frana. Sul posto era intervenuto anche il sindaco Gian Matteo Passuello che aveva collaborato con i soccorsi, tempestivo l’intervento di vigili del fuoco e 118.

L’incidente

L’uomo era stato stabilizzato e poi elitrasportato all’ospedale “Maggiore” di Novara. «Abbiamo subito temuto per la vita di questa persona – sottolinea Passuello -. Tutto è stato risolto con una frattura e un riversamento interno all’addome. Ma sul subito temevamo il peggio…». Subito dopo l’incidente erano state avviate le indagini del caso con l’intervento dei carabinieri e dei tecnici Spresal. La Procura della Repubblica di Biella ha poi proceduto a porre sotto sequestro l’area. «Per questo motivo – spiega il sindaco – il cantiere rimarrà fermo per un po’ e la strada rimarrà di conseguenza chiusa». Soltanto una volta avuto il nullaosta l’impresa potrà riprendere i lavori.

L’alluvione

Ma Pray deve far fronte anche ad altri danni alluvionali. C’è la questione del ponte di Pianceri. «La Provincia – annuncia ancora Passuello – si è impegnata a sistemare la spalla destra del manufatto che si è erosa e dopo una verifica statica verrà quindi riaperto il ponte». La conta dei danni alluvionali è imponente: «Abbiamo 2 milioni di euro di danni solo per il Sessera e 800mila euro per le frane». Il Comune ha già avviato tutte le procedure del caso: «Le frane sono state rimosse. Inoltre abbiamo avviato lavori da 160mila euro di somma urgenza. Interverremo per sistemare l’argine eroso nei pressi della passeggiata. Abbiamo finanziato anche la rimozione delle frane e la pulizia delle briglie». E bisogna fare anche in fretta in quanto una possibile ondata di maltempo provocherebbe danni ancora più gravi, l’ultima piena di inizio ottobre infatti ha portato via molte delle difese spondali che facevano dormire sonni sereni a Pray. Basti pensare che l’area verde è stata soltanto allagata, senza le protezioni l’acqua sarebbe arrivata anche in centro paese quasi sicuramente.

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