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Pray volontari a Torino per aiutare i senzatetto | Le foto

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Pray volontari del “Cammino della luce di Pray” in visita ai clochard del capoluogo.

Pray volontari in aiuto dei senzatetto

A Torino per fare visita ai senzatetto, ascoltandoli e fornendo loro beni di prima necessità. Un momento per parlare, per portare un regalo, per ascoltare. Ivan Placido e altri volontari del “Cammino della luce di Pray” nella nottata di domenica scorsa hanno fatto visita agli emarginati di Torino. Un’iniziativa che era stata proposta anche lo scorso anno, scegliendo come destinazione la metropoli di Milano.
«Anche questa volta – racconta Placido – è stata un’esperienza toccante e importante. Questa volta abbiamo girato per la città senza il supporto di altre associazioni, ma è andata bene e non ci sono stati problemi. Abbiamo cominciato a girare nelle varie zone di Torino alle 9.30 per finire attorno all’una».

L’aiuto dei giovani

Con Placido, che ha 35 anni, c’erano altri giovani della zona che hanno deciso di passare una serata diversa, mettendosi a contatto con una realtà più drammatica, con persone che vivono per la strada. «I miei compagni di viaggio – continua Placido – erano giovani, questo è un esempio che c’è anche da parte loro una sensibilità e una voglia di fare qualcosa, anche se piccolo, per gli altri. Si tratta di un gesto semplice, andiamo a trovare queste persone che, molte volte ci raccontano la loro vita, la loro situazione. A Torino abbiamo trovato una realtà diversa da quella di Milano. Qui ci sono tanti dormitori e posti dove si può dormire al caldo e avere un tetto sulla testa. Lo scorso anno abbiamo trovato molte persone che dormivano nei cartoni ai bordi delle strade. Anche a Torino ci sono persone che non hanno casa e che dormono magari davanti a un negozio o in un androne di un condominio, poi al mattino smontano le loro cose e con il carrello o una valigia si spostano, per poi tornare alla sera. Ma in questo caso abbiamo girato per la città perché non erano tutti concentrati nello stesso posto».

Gli aiuti

Numerose le persone incontrate alle quali è stata offerta una coperta o generi alimentari. «Alcuni – conclude Placido – avevano bisogno di essere ascoltati. C’erano alcuni giovani che purtroppo bevevano, che avevano perso la loro dignità. Noi stiamo lì poche ore e non possiamo cambiare tanto, però esserci per noi è importante e ripeteremo questa esperienza anche in futuro».

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