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Quarona, progetto da 3 milioni per la casa delle suore. Le foto di come sarà

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Quarona progetto da 3 milioni per la casa delle suore: ecco come sarà | LE FOTO

Quarona, ecco come diventerà l’ex casa delle suore: un’opera da 3 milioni di euro candidata ai fondi del Pnrr

Spazi per il Centro Alzheimer e laboratori per bambini e ragazzi nel progetto per “Casa Doccio”

Il centro diurno Alzheimer e uno spazio con laboratori per bambini e ragazzi, tutto su un’unica sede che racchiude più servizi: è il progetto per la ristrutturazione definitiva dell’ex casa delle suore di Doccio candidato per aggiudicarsi i fondi del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnnr) nella sezione “Inclusione e coesione”.

Con quest’opera l’Unione montana dei Comuni della Valsesia punta al potenziamento e all’incremento dell’offerta socioassistenziale, integrando servizi per la popolazione anziana e quella più giovane: «L’obiettivo è quello di trasformare l’ex casa delle suore di Doccio in una nuova struttura, che si chiamerà “Casa Doccio” e che il Comune di Quarona, proprietario, metterà a disposizione dell’Unione montana che ne potrà usufruire in comodato d’uso gratuito – presenta il presidente dell’ente montano e sindaco di Quarona Francesco Pietrasanta -. In questa struttura verranno concentrati diversi servizi che comprenderanno il centro diurno Alzheimer e uno spazio per bambini e ragazzi, perché uno dei temi in cui più crediamo è quello dell’intergenerazionalità».

La trasformazione della struttura di Doccio diventa l’occasione per dare spazi adeguati alle necessità del territorio: «Il principio ispiratore è molto moderno, si chiama “retrofitting” e significa aggiornare retroattivamente, ossia trasformare un edificio di ieri in un valore per il domani, dandogli nuova vita, nuove funzioni ed anche nuova valenza ambientale – evidenzia Pietrasanta -. Con la realizzazione di questo progetto si centra anche un obiettivo che l’Unione persegue da quando, nel 2010, è stato chiuso il Centro Alzheimer di Villa Rolandi a Quarona, per motivi strutturali, e cioè quello di riportare questa tipologia di servizio al centro geografico del territorio gestito dai servizi socioassistenziali dell’Unione».

Redatto dallo studio “RiAdatto architecture &engineering”, il progetto prevede la realizzazione di due nuovi volumi che si accosteranno al corpo principale dell’edificio esistente, in modo da poter realizzare spazi con diverse funzioni: il corpo a est ospiterà un centro di ricerca per lo sviluppo di ausili per la disabilità, con un laboratorio sperimentale per bambini e ragazzi; il corpo a ovest sarà sopraelevato e all’interno saranno ospitate, oltre al Centro diurno Alzheimer, diverse attività sportive: al piano terra aperte al territorio, mentre al primo riservate al centro Alzheimer. Gli stabili saranno serviti da una centrale termica a cippato le cui canne fumarie saranno trasformate in un elemento architettonico caratterizzante l’edificio. La realizzazione del progetto architettonico ha un costo di tre milioni di euro: «La validità, la modernità e l’articolazione del progetto sono tali da farci ben sperare per l’assegnazione dei fondi – osserva il presidente dell’Unione montana -, la risposta arriverà entro fine anno, per procedere con le realizzazioni previste, che ci porteranno in un paio d’anni ad attivare tutti i servizi previsti. Trattandosi di un servizio strategico per tutto il territorio, siamo intenzionati a realizzarlo in ogni caso: se non arriveranno dal Piano nazionale, reperiremo i fondi altrove, ma il progetto si farà».

I rendering del progetto di riqualificazione dell’ex casa delle suore di Doccio. A sinistra l’ingresso di “Casa Doccio”, a destra il giardino, sotto una visione d’insieme

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