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Romagnano riscopre i ”mostri” dell’Inferno di Dante

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Il museo etnografico gremito per la prima serata della tetralogia dantesca

Il museo etnografico di Romagnano gremito per la prima serata della tetralogia dantesca.

Quattro incontri, ideati e condotti dallo scrittore e giornalista Lorenzo Del Boca, nati da un’idea del compianto presidente Carlo Brugo. Tra i partecipanti Marisa Brugo, presidente della Fondazione La Nosta Gent, Gianfranco Peretti, presidente del Rotary Club Valsesia, Angelo Moia, presidente del Comitato del Venerdì Santo.

Il presidente del museo, Franco Tinelli ha sottolineato come «protagonista della serata è un Dante sulfureo e non soporifero, come in certi ricordi del liceo». La serata è stata condotta da Del Boca, mentre le letture sono state affidate ad Alessandro Pettinaroli e Giacomo Ruga. La ricerca iconografica e la sceneggiatura sono stati curati da Beppe Ruga, che per i filmati ha utilizzato: “L’Inferno di Dante” di Pip Gilmour, mentre le musiche erano tratte da: “Lord of the ring Synphony” di Howard Shore. Luci e audio sono state affidate, come di consueto, a Peter Valazza, romagnanese dell’anno.

«Del Boca – dice la direttrice della biblioteca di Varallo, Piera Mazzone – ha espresso un approccio volutamente dissacrante, inatteso, rispetto ai temi che tratta: il messaggio di Dante è stato reso davvero comprensibile a tutti, facendone intravedere la grandezza di pensiero, la profonda cultura classica che permeava la creazione di figure come quelle di Caronte, Minosse e Lucifero, e la creatività con la quale furono scolpite con i versi figure che resteranno immortali nei secoli». Il “percorso in orizzontale” della serata prevedeva la presentazione di una carrellata di figure mostruose presenti nell’Inferno dantesco: «Da immaginarsi come una megalopoli con veicoli in marcia, vigili che regolano il traffico incanalato lungo un sentiero che scende verso il basso, riducendo sempre di più il raggio». Sono sfilate le figure di Caronte, Minosse, Lucefo.
«Le “voci” dantesche, Alessandro Pettinaroli e Giacomo Ruga – prosegue Mazzone – non solo erano appropriate, ma hanno saputo dare un’intonazione inquietante e demoniaca che catalizzava l’attenzione: la suggestione era accresciuta dal guizzare delle fiamme e dalle musiche fortemente impressionistiche». Al termine Tinelli ha ringraziato gli organizzatori della serata e i “ragazzi” del museo, Stefano, Francesca e Cecilia, «che offrono sempre con molta professionalità il supporto organizzativo a tutte le iniziative».

Gli incontri danteschi proseguiranno il 29 luglio con “Dante Eroico”, presentato attraverso le figure di Farinata degli Uberti, Ulisse e Guido da Montefeltro, mentre il 2 settembre sarà proposto “Dante sdegnato”, e il 16 settembre, “Dante commosso”, in cui la voce narrante sarà quella di Cip Barcellini, doppiatore, attore e maestro di recitazione.

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