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Salgono ai Salati con una gamba amputata | LE FOTO

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salgono ai salati

Salgono ai Salati, a quota 2.936: salita degna di nota per il “Team3Gambe”, che unisce tre atleti con amputazione di una gamba.

Salgono ai Salati

Impresa da ricordare per il “Team3Gambe”: raggiunto da Alagna il Passo dei Salati a quota 2.936 metri. L’idea di Moreno Pesce, già noto per queste avventure, è stata condivisa da Loris Miloni di Pray, Massimo Coda di Biella. Tutti e tre sono atleti con una gamba amputata che si sono preparati con attenzione e ieri hanno potuto realizzare il proprio sogno. Ed è solo un antipasto perché a giugno l’obiettivo è di dare l’assalto alla Capanna Margherita, proprio come era stato fatto lo scorso anno nell’ambito della manifestazione sportiva “Ama”, acronico di Alagna-Monte Rosa-Alagna, la gara di 35 chilometri con 7 mila metri di dislivello che segue il tracciato della funivia da Alagna, prosegue costeggiando il rifugio Gnifetti, il Colle del Lys, culminando alla Capanna Margherita (4554 metri) e ritorno, tra morene, creste, nevai e ghiacciai.

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Ama-bilmente

Nel fine settimana ad Alagna è andata in scena la “Ama-bilmente Winter Story”, una sorta di prologo della Monte Rosa Sky Marathon che si svolgerà a giugno. Sabato i tre runner hanno fatto base alla Pianalunga dove sono stati accolti alla baita Alpe Seewji. Pesce ha raccontato come è nata la Ama-bilmente Crazyidea, sfida che tornerà a giugno, che prevede la salita a piedi di un gruppo di amputati alla Capanna Margherita.
Il gruppo quindi ha passato la notte in tenda sulla neve e sotto le stelle. Poi nella mattinata di domenica i tre sono partiti alla volta del Passo dei Salati accompagnati da una delegazione dello Ski Team Valsesia e dai ragazzi dell’associazione Al Grup di Alagna.

Tutto è possibile

«Il messaggio di questa iniziativa? Che tutto si può fare», sono le parole di Pesce. Moreno Pesce non è nuovo a queste imprese. L’anno scorso aveva preso parte alla spedizione nell’ambito della corsa sul Monte Rosa con sette persone amputate accompagnate da guide fino alla Margherita. «Prima ero solo – racconta Pesce -, oggi siamo in molti. E’ questo il risultato più bello che potevo sperare. Veder realizzato un tracciato a bordo pista dove poter salire come gli Skialp rappresenta una mano tesa che spero venga copiata su altri comprensori. Un plauso quindi al gruppo di Valsesia e Monterosa 2000 che sostengono la nostra passione, permettendoci di provarci». E ovviamente questo tipo di eventi non fanno altro che promuovere lo sport tra le persone. L’avventura è stata vissuta direttamente sui social, ieri intorno alle 13 l’arrivo di Pesce e Coda con Miloni leggermente attardato, ma anche lui alla fine ha portato a termine la prova.

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