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Scomparso con una chitarra in mano: ma i genitori di Fabrizio non si sono mai arresi
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Scomparso con una chitarra in mano: ma i genitori di Fabrizio non si sono mai arresi. Il giovane piemontese aveva intrapreso un percorso spirituale ad Assisi. E proprio dalla città di San Francesco si erano perse le sue tracce.
Scomparso con una chitarra in mano: ma i genitori di Fabrizio non si sono mai arresi
Esce con la sua borsa e la chitarra e non torna più. È luglio del 2005 e Fabrizio Catalano ha solo 19 anni. Nella puntata di ieri, mercoledì 29 luglio, di Chi l’ha visto, Federica Sciarelli ha ripercorso tutta la vicenda del giovane di Collegno.
Quel 21 luglio 2005
Come riporta Prima Torino, Fabrizio ama la musica, suona la chitarra, è affascinato dal mondo monastico ed è molto impegnato nel volontariato sociale. Tutte queste sue passioni lo portano ad Assisi (Perugia) dove frequenta il secondo anno di un corso quadriennale di musicoterapia. Il 21 luglio 2005 però non si presenta alle lezioni e da allora sparisce nel nulla. Il giorno dopo la scomparsa nella casa dove alloggia vengono ritrovati tutti i suoi effetti personali, inclusi il cellulare (in ricarica) e gli indispensabili occhiali da vista.
Il ritrovamento della borsa
Domenica 24 luglio seguente, nel percorso sterrato chiamato “Sentiero di San Francesco”, tra Assisi e Valfabbrica, in zona Pieve San Nicolò, fu trovata la sua sacca bianca contenente, un lettore cd, un cd dei Rem e il portafoglio con dentro tutti i documenti di identità. Un’amica ha dichiarato di aver ricevuto da lui il 19 luglio 2005 una telefonata nel corso della quale le avrebbe detto: “Mi è successa una cosa bellissima… ho trovato la strada con l’aiuto del buon Signore”, frase forse legata al cammino spirituale che stava compiendo.
I genitori di Fabrizio
La mamma Caterina, che non si è mai data per vinta, cerca ancora risposte. Non può accettare che un sentiero abbia potuto inghiottire suo figlio. Lei e suo marito Ezio continuano a pensare che Fabrizio sia da qualche parte. La donna, oltre ad aver scritto un libro, tiene un diario, “il diario dell’attesa”, nel quale annota tutto ciò che succede durante l’anno. Così, se dovesse tornare Fabrizio, è certa che sarebbe aggiornato su tutto ciò che è successo in questi 15 interminabili anni.
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