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Sindaco Rovasenda paga i libri delle vacanze agli alunni

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Sindaco Rovasenda

Sindaco Rovasenda acquista i libri delle vacanze per gli studenti della scuola primaria: vengono usati i soldi che sarebbero stati destinati alla sua indennità.

Sindaco Rovasenda paga i libri

A Rovasenda le famiglie non hanno dovuto pagare i libri delle vacanze dei bimbi: li ha finanziati il sindaco Gian Paolo Baietti. E’ un contributo importante soprattutto per le famiglie in tempo di Coronavirus. Tutti hanno ricevuto il libro gratuitamente senza dover presentare domande in municipio. Baietti l’aveva annunciato in campagna elettorale e alla prima seduta di giunta aveva mantenuto fede alla propria promessa: niente compenso. In pratica rinuncerà a 1175 euro al mese per cinque anni, alla fine avrà messo da parte 75mila euro che rimarranno nelle casse comunali.

I libri

Il fondo creato servirà per le emergenze e a favore del territorio e dei suoi cittadini. Con una apposita delibera l’amministrazione comunale intende quest’anno, considerata anche la straordinarietà del momento, provvedere al sostenimento delle spese per l’acquisto dei libri dei compiti delle vacanze per i bambini frequentanti la scuola elementare di Rovasenda. E all’amministrazione spiega che la spesa verrà finanziata con i fondi derivanti dall’accantonamento dell’indennità spettante mensilmente al sindaco e al quale lo stesso ha rinunciato.

I gettoni

Il gruppo di Baietti già quando era all’opposizione aveva lasciato nelle casse comunali il gettone di presenza e alla fine aveva deciso con quei soldi di dare un contributo alla scuola del paese per portare avanti le attività. Ma un conto è rinunciare a 18 euro a seduta, un altro allo stipendio da sindaco. Baietti già lo scorso anno quando aveva deciso di rinunciare al proprio stipendio non aveva dato molto peso alla sua scelta. «Era già stato deciso quando abbiamo fatto la lista – aveva spiegato -. Era scritto nel nostro programma che avrei rinunciato al compenso da sindaco e i miei consiglieri avrebbero rinunciato al gettone di presenza così come avevamo fatto quando eravamo in minoranza. E’ una bella usanza che abbiamo voluto proseguire». E aggiunge: «Per quanto riguarda i gettoni di presenza alla fine del mandato i consiglieri decideranno come investirli a favore del paese. Anche gli attuali consiglieri di opposizione hanno deciso di rinunciare, è un bel gesto».

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