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Strada chiusa, il sindaco di Crevacuore chiama la Provincia

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«Crevacuore nella morsa del traffico»

Continua a far discutere la strada che collega la Valsesia alla Valsessera sulla sponda destra del torrente. E intanto i disagi continuano con i lavori che non sono ancora iniziati. Si parla di 300 metri cubi di materiale a rischio crollo e una delle soluzioni è quella di utilizzare anche la dinamite per togliere una volta per tutte il pericolo, ma è un intervento che va studiato a fondo.

La strada è chiusa dall’11 maggio. E mentre si aspetta un piano per riaprirla, è il sindaco di Crevacuore Massimo Toso a scrivere in Provincia per chiedere di mettere fine al disagio. Le code sono sotto gli occhi di tutti, dal giorno della frana non sono ancora stati fatti lavori. Il presidente Emanuele Ramella Pralungo e la sua giunta hanno dato incarico a un gruppo di esperti di valutare le soluzioni. Ma al momento, a circa tre settimane dallo smottamento non è stato fatto nulla di concreto, a parte una serie di rilievi. Toso, che percorre ogni giorno la strada alternativa per andare a insegnare a scuola, non nasconde i problemi: «Si creano troppi disagi sia per la presenza di curve, per la scarsa ampiezza della carreggiata, senza dimenticare l’attraversamento dell’abitato della Guardella, ma anche i problemi al momento dell’immissione tramite rotatoria sulla strada statale di Alagna con l’assorbimento del traffico della bloccata provinciale di sponda destra. Nelle ore di punta si creano lunghe code allungando i tempi di percorrenza da parte dei cittadini verso i luoghi di lavoro e di studio che per lo più sono esterni alla Valsessera».

Ma anche Crevacuore ha i suoi disagi: «In paese si registra un aumento significativo del traffico con il formarsi di lunghe code di veicoli soprattutto in corrispondenza del semaforo e dell’incrocio con la strada provinciale 121 nei pressi della caserma dei carabinieri con un aggravio dei problemi legati alla sicurezza stradale e un incremento dell’inquinamento ambientale e acustico». E c’è chi ci rimette anche con questa situazione: «Il gestore del distributore di carburanti posto a valle della rotatoria della strada provinciale 235 ha segnalato di aver fatto registrare un sensibile calo del fatturato a causa della chiusura della strada».

 

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