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Superbonus edilizi: le proteste delle imprese artigiane piemontesi
Il governo ha introdotto cambiamenti per l’ormai noto 110. Confartigianato Piemonte storce un po’ il naso sulle novità.
Superbonus edilizi: le proteste delle imprese artigiane piemontesi, Il governo ha introdotto alcuni cambiamenti per quanto riguarda l’ormai noto 110 volto alla ristrutturazione e all’adattamento degli immobili per renderli sempre più “green”.
Superbonus edilizi: le preoccupazioni in Piemonte
«Un provvedimento inaspettato, ingiusto e dannoso, che lascia increduli noi e tutte le imprese artigiane e i professionisti che operano nel Sistema Casa del Piemonte. Per questo speriamo in un ripensamento del Governo per evitare ulteriori situazioni di crisi finanziaria per le realtà produttive e un problema di carattere “sociale” per quei committenti più deboli o addirittura fiscalmente incapienti che hanno basato la fattibilità dei lavori sulla possibile opzione di cessione del credito o sconto in fattura». E’ questo il commento di Giorgio Felici, Presidente di Confartigianato Imprese Piemonte, sul decreto legge relativo alla cessione dei crediti approvato ieri dal Governo. LEGGI ANCHE: Guida alla manutenzione degli edifici
Un “sistema casa” ben radicato
Confartigianato Imprese Piemonte ricorda come quello del “sistema casa” in Piemonte sia rappresentato da oltre 50mila imprese e 80mila addetti. «Speravamo in una soluzione che risolvesse il problema, invece non solo non c’è nessuna risposta ma, al contrario, il Governo ha bloccato, tranne in limitati casi, la possibilità di continuare ad applicare lo sconto in fattura o a cedere i crediti – Commenta Enzo Tanino, Presidente di Confartigianato Piemonte Edilizia– con questa situazione ci potremmo trovare, infatti, sia con il problema irrisolto dei crediti incagliati sia a non poter operare più su nuove potenziali commesse legate ai bonus».
I crediti
Secondo Confartigianato Imprese Piemonte viene quindi a mancare uno degli aiuti esistenti per raggiungere gli obiettivi green che la Comunità Europea è procinto di approvare. «L’intervento sugli Enti Pubblici – sottolinea Felici – di fatto, fa tramontare la tanto apprezzata iniziativa di far acquistare dalla Regione Piemonte 50milioni di euro di crediti: questo è un fatto gravissimo».
Mancati introiti
Per Confartigianato Imprese Piemonte i bonus e gli incentivi nel settore delle costruzioni, soprattutto in questi anni di situazione congiunturale proibitiva, hanno dato prova di essere stati apprezzati e praticati su larga scala dando forte impulso al rilancio dell’edilizia e di tutto l’indotto. Soprattutto nel comparto artigiano edile, settore chiave dell’economia nazionale e del Piemonte, hanno avuto un peso specifico importantissimo sia in termini di fatturato che di occupati.
«Purtroppo – conclude Tanino – in Piemonte, nonostante l’enorme mole d’investimenti che sono andati a ricadere positivamente su imprese, tecnici e indotto, ci sono ancora diversi miliardi di euro che le realtà piemontesi del Sistema Casa non sono ancora riuscite a incassare attraverso la cessione dei crediti. Ovvero migliaia di imprese rischiano seriamente di chiudere per mancanza di liquidità».
Su La Provincia di Biella leggi anche Bonus edilizia, la preoccupazione delle imprese artigiane del Piemonte
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