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Telefonata alle 4 di notte: mamma c’è la guerra. A Pray le testimonianze dall’Ucraina

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Telefonata alle 4 di notte: mamma c’è la guerra. A Pray le testimonianze dall’Ucraina. Nei giorni scorsi è stata promossa l’iniziativa “Le donne per la pace” al polivalente. Si è trattato di una iniziativa in occasione della Festa della donna che ha unito musica, brani e testimonianze di donne che stanno vivendo il dramma della guerra in Ucraina. Molteplici i momenti di commozione.

Telefonata alle 4 di notte: mamma c’è la guerra

Momenti di commozione si è vissuto quando a parlare sono state le donne ucraine, che hanno reso più tangibile il dramma vissuto da migliaia di persone. «La vita cambia in un attimo – racconta Alina in Italia da anni per lavoro – ti sveglia tua figlia alle 4 del mattino e ti dice: “Mamma è guerra”. E tu oltre alla voce senti in sottofondo il rumore delle bombe. E ti assale il terrore perché sei lontana e loro sono lì, in pericolo, a cercare un rifugio. Tutti in fila con i bimbi in braccio. Ora il mio desiderio più grande è quello di sentire una telefonata che mi dice: “Mamma è finita la guerra”. Intanto scrivi i messaggi e speri che non siano gli ultimi».

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Parla anche una ragazza che è venuta in Valsessera con i figli: «Ricevi una telefonata: alzati è cominciata la guerra. Intorno c’è fumo nero, è cambiato tutto. Sono uscita la mia casa con i bambini e sono andata via. Per strada code di auto, gente a piedi. Non è facile lasciare il marito e gli affetti e avere paura per loro. In Italia abbiamo trovato accoglienza e vi ringraziamo di cuore». Nathalia è qui da 17 anni e al dolore del racconto aggiunge: «Il mondo merita la pace».

 

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