Tiramani: l’Armata Brancaleone diventerà una coop sociale

Dopo la sospensione del progetto dovuta alla decisione del governo di abolire i pagamenti con i voucher

Sul futuro dell’Armata Brancaleone interviene anche il candidato sindaco per “W Borgosesia W la Valsesia” Paolo Tiramani, che dichiara: «E’ un servizio che funziona e il nostro obiettivo, se ci sarà data la possibilità dai borgosesiani, sarà di ripristinarlo». Le dichiarazioni del segretario provinciale di Lega Nord vengono dopo la sospensione del progetto dovuta alla decisione del governo di abolire i pagamenti con i voucher.

E’ infatti stata interrotta a inizio aprile l’attività del gruppo di persone che per conto del Comune svolgeva lavori di pubblica utilità (pulizie, tinteggiature, riparazioni) in cambio di contributi economici. «L’Armata Brancaleone è un progetto valido che da un lato permette di dare un aiuto economico a persone e famiglie in difficoltà e dall’altro consente di migliorare la città, rendendola più ordinata e pulita – prosegue Tiramani -. Che fosse un servizio che funzionava lo dimostrano anche i copiosi finanziamenti ricevuti dalle Fondazioni, in particolare dalla Cassa di risparmio di Vercelli, che hanno contribuito a sostenere il progetto».

Da inizio marzo il servizio era passato sotto la gestione del Comune, dopo essere stato coordinato sin dalla sua nascita dal Centro incontro “fratelli Allegra”: «Sulle modalità di gestione si era scelto di andare incontro alle proposte dei gruppi di minoranza – osserva Tiramani -. Non è colpa di nessuno se ora i voucher sono stati aboliti dal governo. La ripresa del servizio è ora un preciso impegno del programma elettorale della lista. A nostro giudizio la soluzione migliore è il ricorso a una cooperativa sociale che possa prendere in carico i lavoratori dell’Armata. Sicuramente per il Comune i costi aumenteranno, ma ci sarebbero tutte le garanzie sotto il profilo medico-legale, della sicurezza e dei contributi. Sarà questa la strada che abbiamo intenzione di percorrere».

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