Attualità
Trivero don Dino si ritira nella Casa della divina Provvidenza
Trivero don Dino sarà in santuario solo nel finesettimana, mentre nei giorni feriali rimarrà “di riposo”.
Trivero don Dino riduce gli impegni
Ha profuso grande impegno per il santuario, ma giustamente deve anche pensare alla sua salute. Don Dino Lanzone sente il peso degli anni (a breve saranno 92) e da ottobre sarà in santuario soltanto nel fine settimana. Mentre nei giorni feriali resterà invece ospite alla Piccola casa della Divina Provvidenza del Cottolengo di Biella. In una lettera pubblicata su “La Bruera” il sacerdote che in oltre quindici anni di impegno ha rilanciato il luogo di culto parla a cuore aperto.
Il passaggio
Già da qualche tempo don Dino Lanzone si stava muovendo per cercare di lasciare il santuario della Brughiera a mani sapienti che potessero continuare l’opera di crescita. E l’idea era di coinvolgere monsignor Franco Ravinale, vescovo biellese di Asti da qualche mese in pensione. I contatti erano stati già avviati e tutto sembrava ormai andare in quella direzione. Ma «la bella notizia di “Monsignor Ravinale, vescovo emerito di Asti, gradito ospite alla Brughiera” è sfumata. Per lui era stato approntato anche un grazioso nido d’aquila». L’ex vice parroco di Trivero, poi divenuto vescovo, avrebbe dovuto tornare nel Biellese. Ma tutto è svanito quando monsignor Ravinale in una intervista aveva spiegato che sarebbe rimasto nella diocesi astigiana per collaborare con il suo successore monsignor Marco Pastraro.
Una scelta prudente
«Comprendo la scelta di don Franco a cui con tutta cordialità auguro ogni bene -scrive il rettore della Brughiera -. Ma intanto io mi sono trovato nella situazione del povero Martino “che per un punto”. Ora mi ritrovo in questa grande e bella casa anziano e solo (il riferimento è alla nuova casa del rettore, ndr). La prudenza mi ricorda che non è bene che gli anziani abitino da soli. Questo pensiero ha avuto un riflesso sulle mie scelte personali». Nei mesi scorsi poi a causa di una brutta caduta, dalla quale si è prontamente ripreso, don Dino Lanzone è stato ospite nella Piccola casa della Divina Provvidenza di Biella del “Cottolengo”.
Un sacerdote “pendolare”
«Da ottobre – spiega – faccio il pendolare Biella-Brughiera e rimango in Santuario per il week-end». Non se la sente più di vivere tutto il giorno da solo e per di più senza un aiuto. «La Brughiera sta vivendo un momento di fertilità pastorale con riflessi anche sull’aspetto turistico – osserva don Dino -. E quando in un posto si avvicendano persone e gruppi, cresce pure la necessità di manutenzione prevista e pulizia. Non voglio perdere l’occasione per porger e un grazie cordiale sia ai volontari che al gruppo “Amici della Brughiera” i quali anche sotto questo aspetto si danno proprio da fare». Le messe rimangono comunque confermate nel fine settimana, sia quelle del sabato che la domenica.
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