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Vaccini, lieve flessione in provincia

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“Dei vaccini si è detto tutto e il contrario di tutto. Ma su una cosa non ci sono dubbi: qualsiasi malattia infettiva, soprattutto nei soggetti più deboli, può avere conseguenze gravi, anche letali”. Così Gabriele Bagnasco, direttore della Struttura complessa di Igiene e Sanità Pubblica dell’Asl di Vercelli.

Ma allora perché nel nostro Paese si registra una drammatica flessione sul fronte vaccinale? E soprattutto, questo trend vale anche per il nostro territorio? “Nella provincia di Vercelli il calo vaccinale in età pediatrica non è macroscopico – afferma Bagnasco – è però in aumento il numero di genitori che manifesta timori e convinzioni contrarie. I vaccini, come qualsiasi sostanza al mondo, possono causare reazioni allergiche: ma il rischio di esporre un bambino a malattie è ben più alto di quello di un effetto collaterale”. 

Un dato a sorpresa: a seguire scrupolosamente il calendario vaccinale sono gli immigrati che considerano la possibilità di vaccinarsi un privilegio e chiedono di vaccinare i loro figli.

Nei giorni scorsi, infine, è partita la campagna di vaccinazione annuale contro l’influenza stagionale. “La vaccinazione antinfluenzale – conclude Bagnasco – è raccomandata e offerta gratuitamente a tutta una serie di soggetti, tra i quali gli operatori sanitari che hanno contatto diretto con i pazienti. Purtroppo il personale sanitario sottovaluta questa opportunità non tenendo conto del fatto che il vaccino, in questo caso, non è finalizzato solo a offrire una copertura personale, per evitare di contrarre il virus, ma, soprattutto a tutelare i pazienti evitando di veicolarlo”.

 

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