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Vallefredda, la strada del 1800 ha bisogno di interventi

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Il sindaco di Pray: «A breve inizierà un primo intervento»

«La strada che collega Pray con Ponzone necessita di un’ampia e approfondita manutenzione. Essa è caratterizzata da crepe sull’asfalto, inoltre è priva di un muretto di protezione. E poi bisogna intervenire nella curva della Fabbrica della ruota. Non si può più far finta di nulla». L’appello arriva da Piero Torello, cittadino pensionato di Ponzone che percorre spesso quel tratto. «Ogni anno che passa si vede il muro sempre più basso – spiega -, per non parlare delle crepe e degli avvallamenti che si notano sull’asfalto. Non sono un tecnico, ma basta poco per capire che in quel tratto serve un’importante opera di consolidamento».

Il traffico di tutta la Valsessera verso la Valsesia è retto da quella strada costruita ancora nel 1800 dal Genio militare. Con il continuo passaggio dei mezzi pesanti per portare materiale nelle aziende tessili della zona il muro ha subito uno “spanciamento” con la conseguente formazione di crepe e avvallamenti. Tra l’altro, mancano anche le adeguate protezioni: si tratta di una curva che nel periodo invernale è davvero insidiosa. «Se dovesse capitare qualcosa, tutto il basso Triverese sarebbe tagliato fuori – riprende Torello -. Pensiamo anche alle decine di aziende che di fatto utilizzano quotidianamente questo tratto… Ma lì sotto passano anche le linee di luce, acqua e gas…». Negli anni scorsi Torello aveva già fatto presente il problema all’ex sindaco di Trivero Massimo Biasetti e ora è tornato alla carica coinvolgendo il primo cittadino di Pray.

Gian Matteo Passuello si è da subito interessato e annuncia già alcune novità. «E’ una situazione che avevo già notato – spiega -. Mi sono mosso chiedendo un sopralluogo della Provincia. E abbiamo notato che la situazione adesso è davvero al limite». Ma a breve si inizierà un primo intervento. «Come Unione montana dei Comuni interverremo con fondi Ato per rimettere il muro a posto – spiega -. Negli ultimi mesi la situazione di pericolosità si è accentuata. Tra Provincia e Unione montana siamo comunque al lavoro per cercare di sistemare la questione una volta per tutte. Ai primi di marzo partirà il lavoro, l’appalto è già stato affidato a una ditta. Verrà eseguita una opera di messa in sicurezza, ma sarà solo un primo intervento, infatti bisogna pensare di realizzare un sistema di sostegno a tiranti che “tenga su” il muro. Il gelo, il tempo e il passaggio dei mezzi pesant, però, ha messo a dura prova il tracciato. Ora non si può più aspettare, ma occorre intervenire».

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