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Varallo, ancora proteste per le code in Posta

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Il sindaco: vigilerò e prenderò nota degli effettivi tempi di attesa, e dei relativi disagi.

E’ una scena che si ripete ogni martedì: a Varallo è giorno di mercato, in città arriva molta gente anche da fuori e in Posta si soffre. O meglio, si aspetta il proprio turno. Lo scorso martedì i tempi di attesa nell’ora di punta avevano superato l’ora e mezza, scatenando nuovamente le proteste dei cittadini, ma anche del Comune. 

Il sindaco Eraldo Botta, così come aveva già fatto più di una volta nei mesi scorsi, ha scritto ai direttori di Poste italiane di Vercelli e dell’ufficio postale di Varallo per informarli di quanto si è verificato martedì quando appunto alcuni utenti dovuto attendere per quasi due ore il proprio turno. «Ritengo che tale situazione sia irrispettosa nei confronti dei cittadini, il più delle volte anziani – sottolinea il primo cittadino – che si trovano nella condizione di subire un vero sopruso da parte di Poste italiane».

Il Comune rinnova quindi la richiesta «di ripristinare l’apertura pomeridiana immediatamente». Non solo: «Da ora in poi – annuncia Botta – saranno effettuati dei controlli da personale da me incaricato per verificare i tempi di attesa degli utenti». E se non è possibile tornare al vecchio orario, si chiede, una soluzione di compromesso potrebbe essere l’apertura almeno due pomeriggi alla settimana. Ma non sarà facile far fare marcia indietro a Poste Italiane.

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