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Varallo celebra i 60 anni del santuario di Roncaglio | LE FOTO

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Varallo celebra

Varallo celebra l’anniversario del santuario di Locarno dedicato a Maria Ausiliatrice.

Varallo celebra il santuario

Sessant’anni di storia e fede: è stato solennemente ricordato l’anniversario dell’inaugurazione del santuario di Roncaglio, dedicato a Maria Ausiliatrice. «Don Paolo Milani, direttore dell’Archivio diocesano di Novara – scrive Piera Mazzone -, ha concelebrato la messa con il parroco di Quarona, Doccio e Locarno, padre Matteo Borroni, amico fin dagli anni del seminario, sottolineando i tre motivi che lo rendevano felice di essere presente per questo importante anniversario: “Non sono mai stato in questa chiesa, è una chiesa della Valsesia, che amo in modo particolare, ed è una chiesa dedicata alla Madonna”».

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La cerimonia

«La messa, con le parti cantate eseguite dalla corale di Locarno, diretta da Silvano Pitto, è stata accompagnata all’organo dal maestro Pietro Tartarini, direttore della Corale Primavera di Quarona. Nell’omelia don Paolo, commentando il ciclo di pitture, si è detto colpito dalla ricchezza di catechesi che racchiudono: “Il drago rosso fuoco che appare nel cielo può rappresentare la malattia, la perdita di una persona cara, le calunnie, le incomprensioni. I draghi ci sono, ma noi siamo qui perché sappiamo che i draghi possono essere sconfitti e il Male non avrà l’ultima parola. Le moltissime foto dei soldati portate da madri, moglie, sorelle, per chiedere l’aiuto della Madonna e propiziare il ritorno dal fronte, oggi ci fanno pensare alla guerra quotidiana che ognuno di noi combatte e può vincere con l’aiuto della Vergine”«.

Don Sandro

«Al termine della messa è stato ricordato don Sandro Bertoli, parroco di Locarno, che in questa chiesa aveva celebrato il suo sessantesimo di messa e qui è stato salutato ad aprile, il quale ha lasciato con testamento cinquemila euro per ogni chiesa: per l’Ausiliatrice verranno utilizzati per far fare delle panche esterne in granito. Cecilia Festa, di Crevola, ha donato il prezioso mobilio in noce della sua casa, scolpito dal padre che aveva lavorato a Lione, utilizzato da padre Matteo per arredare la sacrestia del santuario. Il professor Silvano Pitto, autore di un volumetto monografico dedicato al santuario e dell’importante volume contenente la storia di Locarno, pubblicato nel 2015, ha presentato e commentato una serie di immagini storiche, ricordando che nel 2014 il Natale Alpino del Cai era stato celebrato proprio al santuario. La lunga storia del santuario è stata riassunta in modo esemplare, evidenziando l’apporto di don Delsignore, parroco dal 1904 al 1968, e della signora Savina Barelli. Al termine Silvano Pitto ha ringraziato padre Matteo, che ha accolto l’idea di celebrare degnamente l’importante anniversario, Primo Vittone, che è stato il motore di tutta la manifestazione e Franco Lonati, che ha messo a disposizione l’attrezzatura audio e video».

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