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Varallo in lutto per padre Elia: oggi il funerale in Collegiata

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Varallo in lutto per padre Elia: oggi il funerale in Collegiata. Sacerdote dottrinario ed educatore, fu punto di riferimento per le comunità valsesiane. Aveva 94 anni.

Varallo in lutto per padre Elia: oggi il funerale in Collegiata

Viene celebrato nella mattinata di oggi, martedì 20 dicembre, il funerale di padre Elia Tonin,sacerdote dottrinario, educatore e per molti anni parroco di varie comunità della Valsesia. Le esequie saranno presiedute dal Superiore generale della Congregazione padre Sergio La Pegna, e si terranno alle 10 nella Collegiata di Varallo. La salma sarà poi tumulata a San Damiano d’Asti.

Il sacerdote si è spento sabato 17 dicembre, all’alba, all’Hospice di Gattinara dov’era ricoverato da una decina di giorni, dopo l’acuirsi della sua malattia. Aveva 94 anni.

Il ricordo di don Roberto

«Ti salutiamo con affetto e con viva gratitudine, caro padre Tonin – scrive in una nota don Roberto Collarini, parroco di Varallo -. Sei stato un dono e una figura educativa prestigiosa qui nella nostra comunità di Varallo che tanto amavi e che ti ha ricambiato certamente per quanto hai dato con esuberanza e generosità. A Varallo era conosciutissimo da tutti, perché era approdato qui a soli quarant’anni nel 1969 come educatore dei giovani studenti delle scuole medie e dell’istituto Alberghiero e insegnante di religione.

Sacerdote d’altri tempi, figura di prete austera ma con una capacità comunicativa e relazionale fuori dal comune; un’immagine di prete inconfondibile, tutto d’un pezzo, rigoroso nei tratti ma anche bonario e molto sensibile verso il cuore dei giovani che tanto amava e dai quali è stato certamente riamato; avendo fatto l’educatore-assistente, nonché l’insegnante di religione di generazioni di ragazzi e giovani, soprattutto di coloro che risiedevano in collegio presso il Convitto gestito dai padri Dottrinari.

Padre Tonin raccontava spesso, commuovendosi anche, che molti dei suoi “ragazzi” che vivevano la settimana nel Convitto dei dottrinari, quando si fidanzavano o decidevano di sposarsi, passavano da lui per fargli conoscere la futura moglie o per presentargli con orgoglio i figli. Addirittura un suo ex allievo, durante una visita gli disse: “Padre, ho voluto chiamare il mio bimbo come lei, visto che da giovane, quando ero qui in collegio, lei mi ha aiutato ad uscire dal mio difficile momento dell’adolescenza come se fosse un papà per me”».

La malattia

Lo scorso anno, alla fine dell’estate, padre Tonin ebbe un improvviso peggioramento della sua capacità di deambulazione e chiese al vescovo di Novara di essere sollevato dal suo ministero di parroco a Cervarolo, non riuscendo più a svolgere come desiderava il suo compito di pastore nella comunità. All’inizio di giugno di quest’anno, vedendosi ulteriormente indebolire nel fisico, chiese di essere accompagnato alla “Casa di riposo Sant’Anna” di Borgosesia.

Successivamente, l’aggravarsi delle sue condizioni fisiche ne hanno richiesto il ricovero all’ospedale di Borgosesia e infine all’Hospice di Gattinara. Lascia la sorella Zita e tantissimi bei ricordi tra le genti della Valsesia.

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