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Varallo Massimiliano in pensione dopo 33 anni nei vigili del fuoco

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Varallo Massimiliano si congeda dai vigili del fuoco dopo una lunga carriera: ma è solo un arrivederci.

Varallo Massimiliano in pensione

Alle spalle ha 33 anni di servizio nei vigili del fuoco e il suo legame con il corpo è ancora più forte che mai. Con il pensionamento, Massimiliano Giolito ha salutato definitivamente il distaccamento di Varallo dei vigili del fuoco, una seconda casa per lui. Originario di Asti, Giolito è giunto a Varallo nel settembre del 1987 dopo il servizio militare svolto con la divisa da pompiere, e nella valle del Rosa ha messo profonde radici tant’è che la cittadina ai piedi del Sacro Monte è diventata ben presto la sua località d’adozione. Con lo scoccare della mezzanotte, lo scorso 31 dicembre si è chiuso per Giolito un lungo capitolo della sua vita professionale: dal primo gennaio 2020 il vigile del fuoco è infatti in pensione. Dopo 33 anni di servizio in Valsesia, oltre al periodo di leva e altri in ditte private, ha raggiunto i requisiti contributivi per il pensionamento con il grado di Capo reparto.

La festa

Un traguardo festeggiato venerdì sera nei locali del distaccamento di Roccapietra: agli auguri formulati dal comandante Giuseppe Calvelli e dal personale tutto, si sono aggiunti quelli dei colleghi che, per il tradizionale incontro di congedo, lo hanno festeggiato ricordando anche alcuni episodi e aneddoti vissuti in questi anni. Dopo la consueta torta, in un’atmosfera gioiosa e allegra, il festeggiato ha salutato e ringraziato tutti porgendo un “arrivederci” per eventuali iniziative che possano essere intraprese, riguardanti il mondo dei vigili del fuoco.

Gli esordi

Perché operare nel corpo nazionale dei vigili del fuoco per Giolito è sempre stato una passione e una missione: «Quando ero bambino mi divertivo con i giocattoli dei pompieri, abitavo non molto lontano dalla caserma di Asti e quando li sentivo uscire con le sirene mi chiedevo sempre dove andassero. Mi ha sempre incuriosito quel mondo. Così ho fatto il militare in quel corpo e non appena ho potuto sono entrato in caserma. Ho iniziato a Varallo ancora nella vecchia sede di via Brigate Garibaldi dove adesso c’è l’officina Toro. Era una piccola caserma, poi dopo la costruzione della nuova a Roccapietra l’impegno è aumentato. Ho sempre cercato di essere in prima linea negli interventi, mi è sempre piaciuto portare aiuto. Ricordo tra i tanti episodi la tragedia del Levante a Varallo, l’alluvione del ‘92 che ad Alagna portò via il campeggio, i terremoti dell’Italia centrale. Se ho mai avuto paura? Non te lo puoi permettere: in quei momenti bisogna cercare di tenere la massima calma e non temere il pericolo».

Volontariato

Ora Giolito dovrebbe godersi il meritato riposo, invece vorrebbe tornare a operare nel corpo dei vigili del fuoco: «A 57 anni posso farlo solo come volontario – dice -. Quindi sto cercando di entrare nel gruppo di Cravagliana. Sono legato a quel paese: mia moglie è originaria di lì e quindi vi trascorriamo parecchio tempo. Spero di poter presto rimettere la divisa».

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