Visitatori anche da New York al museo dell’emigrante di Roasio

Visitatori anche da New York e dal Lussemburgo al museo dell’emigrante di Roasio. Soddisfatto il direttivo del polo espositivo.

Visitatori anche da New York al museo dell’emigrante di Roasio

Il museo dell’emigrante ha accolto visitatori anche da New York e dal Lussemburgo. E pure i ragazzi del centro estivo sono andati alla scoperta dell’esposizione, scoprendo le proprie origini.

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Soddisfatto il direttivo del polo espositivo: «Nonostante la scelta di stare un altro anno senza organizzare eventi a causa dell’emergenza sanitaria, questa stagione ha comunque registrato l’arrivo di parecchi visitatori, sia da vicino che da lontano».

Un bilancio molto positivo

Anche i volontari che sono stati impegnati per tutta l’estate al museo hanno tratteggiato un bilancio positivo. «Abbiamo accolto i bambini del centro estivo di Roasio e camminatori in escursione sulle Rive Rosse. Ma anche visitatori da Biella e da Vercelli; roasiani che passeggiavano per Sant’Eusebio e che hanno fatto un salto a trovarci. Una coppia è venuta apposta da Varese per conoscere meglio la realtà della nostra emigrazione! E diversi emigranti roasiani in vacanza hanno colto l’occasione per lasciarci maggiori informazioni sulla loro vita all’estero».

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In visita anche un lussemburghese

Ma sono arrivati visitatori anche da più lontano. «A fine settembre abbiamo anche avuto in visita cinque Newyorkesi, che attraversando il Comune in macchina hanno visto il cartello che segnalava la presenza di un Museo a Roasio. Inoltre abbiamo avuto in visita anche il Direttore di un Centro di Documentazione di Lussemburgo che, dopo essere arrivato in Italia, è venuto apposta da Milano per consultare il nostro archivio fotografico e renderci partecipi di un progetto internazionale».

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