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Danno una mano agli anziani al mercato: la bella iniziativa dell’Acli di Aranco

Oggi a Borgosesia l’ultima giornata del progetto “La forza delle fragilità” che coinvolge i ragazzi.

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Danno una mano agli anziani al mercato: la bella iniziativa dell’Acli di Aranco. Oggi a Borgosesia l’ultima giornata del progetto “La forza delle fragilità” che coinvolge i ragazzi.

Danno una mano agli anziani al mercato: la bella iniziativa dell’Acli di Aranco

Accolti all’inizio con un po’ di diffidenza poi, compreso lo spirito altruista dell’iniziativa, ringraziati e raggiunti da complimenti. Sono i bambini e i ragazzi che hanno deciso di mettersi al servizio degli altri, soprattutto delle persone più anziane, per piccoli gesti di bontà come portare la borsa della spesa o spingere la carrozzina. Tre giornate, l’ultima delle quali sarà oggi, sabato 31 maggio, che concludono il progetto “La forza delle fragilità” per promuovere solidarietà concreta e formazione civica tra i giovani.

L’idea è nata dal circolo Acli di Aranco, con il contributo dell’associazione “Per la vita” e della Fondazione Valsesia. «Un’idea – evidenziano i promotori – che mette al centro l’attenzione verso il prossimo. E con un obiettivo semplice: aiutare chi ha bisogno e formare una generazione capace di guardare agli altri con occhi nuovi. Con “La forza delle fragilità” abbiamo voluto ricordare che anche i piccoli gesti possono cambiare il mondo, soprattutto se fatti insieme, con il cuore».

Coinvolti una decina di ragazzi

Hanno accolto il progetto una decina di ragazzi che, la mattina di sabato, si sono messi al servizio delle persone che frequentano il mercato cittadino. Contraddistinti da una maglietta bianca e da un forte senso di comunità, si sono resi disponibili gratuitamente ad aiutare le persone più in difficoltà, portando borse pesanti, spingendo carrozzine, offrendo una mano o semplicemente un sorriso.

Lo faranno ancora oggi: «Per i ragazzi è stata una bella esperienza educativa, e sono entusiasti – raccontano dal circolo -. Inizialmente l’impressione dei cittadini, soprattutto gli anziani, è stata di diffidenza, ad esempio non volevano farsi aiutare a portare la borsa della spesa non sapendo chi fossero questi ragazzi. Una volta compresa la finalità, è stato tutto più semplice, e ci sono stati solo ringraziamenti e apprezzamenti».

Il progetto si è strutturato su due fasi fondamentali: prima dell’esperienza pratica infatti, c’è stata una fase educativa e formativa, con incontri di educazione civica per preparare i giovani all’ascolto, al rispetto e all’intervento solidale: «Con questa iniziativa abbiamo voluto dimostrare come la bontà e l’altruismo siano ancora vivi nella nostra società, soprattutto, nelle nuove generazioni – ricordano gli organizzatori -. E insegnare che la fragilità non è un limite, ma una possibilità di incontro: aiutare qualcuno a portare una borsa può sembrare poco, ma per chi riceve quell’aiuto, può significare moltissimo».

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