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Cronaca

«Accuse esagerate verso i Di Giovanni»

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La pubblica accusa aveva chiesto per i sette imputati 34 anni di carcere

Nessun clan o contesto mafioso. I legali della famiglia Di Giovanni di Prato Sesia ieri in tribunale a Novara hanno ribattuto alle accuse da parte della procura. Il pubblico ministero nella precedente udienza aveva chiesto per i sette imputati a processo la pena complessiva di 34 anni. Si sta parlando dell’indagine “Blood Sucker” dove le accuse sono di estorsione e usura ai danni di imprenditori da parte dei componenti della famiglia Di Giovanni. Per gli avvocati di parte il quadro accusatorio non regge tra vittime non credibili e una sorta di accanimento della magistratura nei confronti della famiglia. I legali torneranno a parlare il 26 aprile. 

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