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Cronaca

Altre due accuse nei confronti del truffatore delle nonnine

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E’ un 36enne sinti già detenuto in carcere ad Alessandria

Dovrà rispondere di truffa e rapina il 36enne astigiano di origine sinti già detenuto nella casa circondariale di Alessandria. Questa volta si è reso responsabile di altri reati commessi nel Vercellese. Le forze dell’ordine hanno mostrato la foto per capire se il 36enne possa aver messo a segno altri reati.
A suo carico c’è una nuova accusa di truffa aggravata perpetrata il 27 luglio 2016  a Pertengo  nei confronti di una 76enne del luogo. Si era presentato come dipendente dell’acquedotto e con un complice era riuscito a farsi consegnare monibili in oro presenti in casa e poi sparire. Ma è accusato anche di rapina aggravata perpetrata il 18 agosto 2016 a Caresana verso una pensionata 88enne del luogo. Nella circostanza, l’uomo ed un complice, qualificatisi rispettivamente come operaio del servizio idrico comunale e vigile urbano, entravano nell’abitazione della vittima e con il pretesto di dover cambiare il contatore in quanto l’acqua potabile era inquinata, la convincevano a riporre in una busta di plastica tutto l’oro ed il contante presenti in casa, per evitare che si deteriorassero a seguito della verifica. Subito dopo, a fronte delle perplessità espresse dall’anziana donna sull’uomo qualificatosi come vigile urbano, l’altro complice la immobilizzava e il 36enne, dopo aver individuato una cassaforte a muro, la perquisiva riuscendo a trovare la chiave per aprirla, impossessandosi di alcuni monili in oro e della somma contante di 1.200,00 euro, dileguandosi poi a bordo di una vettura. A seguito della rapina l’88enne non riportava alcuna lesione.

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