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Cronaca

Borgosesia, l’addio a Claudio Risoletti. Aveva 55 anni

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Era alpino, donatore Avis e atleta del Gsa. Artigiano edile di professione era sempre pronto a dare una mano alle associazioni di Agnona

Un malore improvviso e difficile da comprendere si è portato via a soli 55 anni Claudio Risoletti, artigiano edile e atleta del Gsa Valsesia. Il funerale è stato celebrato venerdì nella chiesa parrocchiale di Agnona.

Claudio Risoletti aveva sempre vissuto ad Agnona, in località Cascine. Sin da giovane aveva affiancato nell’azienda edile di famiglia lo zio Federico, a cui una decina di anni fa era subentrato nella conduzione. Sposato con Patrizia, dal matrimonio è nato il figlio Marco.

«Una persona cordiale, estroversa, di compagnia» viene ricordato nella frazione borgosesiana, dove Risoletti non si risparmiava nel dare una mano alle associazioni locali: proprio sabato era stato con gli amici del comitato carnevale per contribuire ai lavori di realizzazione dell’area per giochi e manifestazioni che si sta realizzando in paese. Era iscritto al gruppo alpini di Agnona ed era donatore di sangue per l’Avis. La sua disponibilità nell’offrire il proprio aiuto nelle iniziative della frazione è stata al centro degli interventi con cui gli amici lo hanno voluto ricordare durante la funzione funebre.

La passione di Risoletti era la montagna: sciatore ed escursionista entusiasta, i monti valsesiani e le Dolomiti erano le sue mete abituali. E proprio l’amore per la montagna lo aveva portato ad avvicinarsi al Gsa Valsesia, il Gruppo sportivo alpini: si era tesserato quest’anno e aveva disputato le prime gare: «Ha sempre avuto questa passione – ricorda l’amico Carluccio Chiara, coordinatore del Gsa -, e in passato si allenava insieme al fratello Donato sui percorsi attorno Agnona e sino al Tovo, per mantenere la forma in preparazione alle escursioni in montagna. E’ entrato nel Gsa seguendo il figlio Marcolino, che è con noi da qualche anno e nel 2017 passerà fra gli juniores. Claudio ha così unito una passione da condividere con il figlio e l’amore per la montagna, e, essendo alpino, era per lui ulteriore motivo di onore far parte del Gsa».

Nei mesi scorsi le prime gare: «Ha disputato con noi una delle gare storiche del calendario internazionale, il “Trofeo Vanoni”, che si corre in Valtellina, arrivato quest’anno alla 59ª edizione – aggiunge Chiara -. Fra le altre prove disputate anche la “Pella-Orta”. Veniva settimanalmente agli allenamenti, si era ben integrato, ed era felice di questa esperienza per lui nuova ma stimolante». L’amicizia con Chiara andava al di là della comune appartenenza al Gsa: «Ci conoscevano da tempo. Era una persona di grande compagnia, solare e altruista. I nostri incontri non si limitavano alla gara o al semplice allenamento, ma erano sempre un’occasione per trascorrere del tempo insieme prima e dopo l’impegno sportivo».

Risoletti è stato colto da malore lunedì: ricoverato all’ospedale di Borgosesia, il giorno successivo è stato trasferito al Sant’Andrea di Vercelli. Le sue condizioni sono improvvisamente peggiorate e nel pomeriggio ha cessato di vivere; fatale una crisi cardiaca. Oltre alla moglie Patrizia e al figlio Marco, Risoletti ha lasciato il papà Biondo e il fratello Donato.

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