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Cronaca

Coggiolese ucciso in Liguria, il caso si chiude senza un colpevole

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L’uomo venne colpito alla testa con violenza, poi l’alloggio venne dato alle fiamme per nascondere ogni prova

Il caso del coggiolese Giovanni Vassallo, il 68enne che venne trovato morto carbonizzato nel dicembre del 2012 in Liguria, è stato archiviato. Il gip del tribunale di Savona ha infatti accolto la richiesta di archiviazione presentata dal sostituto procuratore. Il fascicolo era stato aperto sempre a carico di ignoti. Nonostante l’efferato delitto però nessuno è riuscito a fornire una pista utile alle indagini.

Sono passati ormai cinque anni dalla tragedia. Era il 3 dicembre del 2012 quando l’uomo venne trovato carbonizzato nell’incendio che divampò nella casa di Andora, nel Savonese, dove si era trasferito da tempo. In questi anni le indagini sono andate avanti, ma nessuna pista ha dato l’esito sperato. A fine 2015 venne presentata la richiesta di archiviazione che è stata finalmente accolta.

Sin da subito si era capito che l’indagine sarebbe stata complessa. Le ricerche delle tracce dell’assassino erano rese difficili soprattutto a causa dell’incendio divampato nell’appartamento carbonizzando il corpo della vittima. La procura di Savona aveva cercato ogni traccia per trovare il colpevole interrogando i vicini di casa con i quali non c’era un grande rapporto, visionando le telecamere della strada che porta all’immobile, facendo intervenire anche i Ris per raccogliere tracce dell’assassino. Si sperò di avere qualche sorpresa dai tubi di scarico, magari il Dna dell’assassino che avrebbe potuto lavarsi dopo l’omicidio ma non arrivarono risultati. Dall’autopsia eseguita dal medico legale venne accertato che l’uomo era stato colpito in modo violento con un corpo contundente all’altezza dell’orecchio sinistro. Si pensò che l’arma del delitto fosse una ascia, ritrovata in casa forse per spaccare la legna con cui accendere il camino. Lesioni vennero rinvenute anche negli organi vitali. L’omicida deve essere fuggito da una scaletta che dà dietro la casa e che porta direttamente in un parcheggio, una zona non coperta da alcuna telecamera.

Con l’archiviazione rischia di rimanere un omicidio irrisolto, dove neppure la scienza ha saputo dare una pista utile agli inquirenti.