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Cronaca

Con le finte aste giudiziarie si erano fatti consegnare 600mila euro

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Gli autori di una mega truffa erano stati fermati grazie a una operazione dei carabinieri di Ghemme.

Gli autori di una mega truffa erano stati fermati grazie a una operazione dei carabinieri di Ghemme. Ora quattro persone sono a processo per aver dilapidato il patrimonio di una famiglia di benzinai. Tutto era cominciato con una semplice proposta. «Prendo parte alle aste giudiziarie, ti serve qualcosa?» era stata la domanda che il cliente della pompa di benzina aveva rivolto ai titolari. E così il cliente inizia a proporgli un computer, poi si passa alle auto, ma anche case in Sardegna e quote societarie. Nel frattempo la famiglia tira fuori soltanot soldi, ben 600mila euro, che finiscono nei conti dei parenti dei quattro truffatori. La cosa va avanti per un ilbiennio tra il 2009 e il 2011, ma la famiglia non vede nulla e i truffatori iniziano a campare scuse di aste rimandate, oppure presentano falsi fogli dei tribunali. La storia viene poi raccontata ai carabinieri che decidono di organizzare una trappola, la famiglia di benzinai si finge interessata a un altro acquisto e si presenta all’appuntamento con i truffatori con 10mila euro, ma al momento della consegna ecco sbucare i carabinieri di Ghemme. La famiglia del benzinaio si è costituita parte civile nel processo.

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