Cronaca
Forse un malore all’origine della caduta mortale
Il racconto dei due amici che erano con lui: pochi secondi prima aveva raccomandato di coprirsi bene perché faceva freddo
Sarà celebrato domani pomeriggio ad Armeno il funerale di Fausto Zaretti, il 59enne morto domenica sulle montagne della Valsesia mentre percorreva i sentieri sopra Rassa diretto al lago Scarpia. In base al racconto dei due amici che erano con lui, potrebbe darsi che a provocare la caduta mortale lungo una pietraia non sia stata una distrazione, bensì un malore. Pochi attimi prima del volo, Zaretti si era rivolto a uno dei due amici, raccomandandosi di coprirsi bene perché l’aria era fredda. Appena dopo l’amico lo ha visto rotolare giù per il canalone. Difficile l’ipotesi di una distrazione, sia perché Zaretti era un alpinista esperto, sia perché quel tracciato non è certo dei più insidiosi.
Uno dei due amici ha dovuto tornare rapidamente fino a Rassa per dare l’allarme, perché in quella zona non c’è copertura per i telefoni cellulari. I soccorsi sono arrivati immediatamente, ma per Zaretti non c’era più nulla da fare. L’uomo aveva lavorato alla Bemberg di Gozzano ed era impegnato in politica (con il Pd) e nel sindacato.
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