Seguici su

Cronaca

Gatto morto recapitato davanti a casa: è accaduto a Serravalle

Pubblicato

il

Pare non sia la prima volta che in paese succede un fatto del genere

Strano caso a Serravalle: gatti domestici spariscono e vengono recapitati morti sull’uscio di casa dei proprietari. L’allarme è stato lanciato da Raffaella Biglia, che nei giorni scorsi ha fatto una triste scoperta nel cortile della sua abitazione, in via Sant’Euseo, nel centro abitato di Serravalle. «Domenica mattina ho aperto le persiane di casa e ho visto il mio gatto immobile nel cortile – spiega la serravallese -. Dal momento che da giorni si era allontanato, come peraltro era solito fare, appena l’ho visto sono subito uscita per chiamarlo e solo in un secondo momento ho capito che ormai non c’era più nulla da fare».

Ciò che ha allarmato la serravallese sono le modalità con cui è morto l’animale. «Non c’erano segni di incidente – racconta – quindi ho escluso fin da subito che il mio gatto fosse stato investito nella notte da una automobile o da un altro mezzo. Non ho trovato neppure tracce di morte naturale, ma prove che mi hanno fatto pensare che il gatto fosse deceduto da parecchie ore». Secondo la serravallese quanto è successo solleva parecchi interrogativi. «Sono sicura che la sera prima del ritrovamento, l’animale non era in cortile  – sottolinea la donna – e quindi è possibile che sia stato portato lì da qualcuno». L’ipotesi avanzata dalla cittadina si collegherebbe ad un’altra questione. «Ho sentito dire che ci sono persone che catturano i gatti altrui, li tengono in casa senza dar loro da mangiare e una volta morti li recapitano al proprietario – riferisce la serravallese -.  Se davvero il mio gatto ha fatto questa fine, chiedo al responsabile di non continuare con queste azioni deprecrabili».

Pare che questa non sia la prima volta che accade un fatto del genere a Serravalle. «La storia del mio micio purtroppo non è un caso isolato, un’altra persona ha vissuto una vicenda simile con il suo gatto – conclude Biglia -. Mi auguro quindi che situazioni come quella che ho affrontato io non si ripetano più, è triste e spezza il cuore pensare che un animale indifeso possa aver subito un trattamento così crudele». La vicenda non è passata inosservata in paese ma soprattutto  sulla rete. E’ in particolare su Facebook, una delle piazze virtuali più conosciute, che la vicenda è stata presa in considerazione. Numerosi utenti hanno espresso indignazione nei confronti dell’episodio. 

Continua a leggere le notizie di Notizia Oggi Borgosesia e segui la nostra pagina Facebook