Cronaca
Ghemme, altri 190mila metri cubi di rifiuti arriveranno in discarica
Studio preliminare per un nuovo piano di chiusura
Gli enti ancora al lavoro per cercare una via ecologica, ma anche economica per chiudere la discarica di Ghemme. Nei giorni scorsi la Provincia di Novara, durante un incontro di aggiornamento sulla situazione dell’impianto in regione Solaria, ha presentato lo studio preliminare per il nuovo piano di chiusura. Intorno a un tavolo si sono ritrovati, oltre al vice presidente con delega all’ambiente Giuseppe Cremona, anche i rappresentanti dei Comuni di Ghemme, Cavaglio, Sizzano e Cavaglietto, e quelli del Consorzio rifiuti Medio novarese, dell’Asl e della Forestale. Il cosiddetto “piano B” prevede il conferimento in discarica di circa 190mila metri cubi di materiale, operazione che coprirebbe i costi per scrivere la parola fine sulla vita del sito, stimati tra i 7 e gli 8 milioni di euro. Cremona ha tranquillizzato i presenti sulla non pericolosità dei materiali. «Il Consorzio – spiega – si è impegnato nella ricerca di soluzioni per la chiusura della discarica di Ghemme che abbiano come obiettivi la tutela ambientale e il minimo impatto sui bilanci pubblici. Per questo ha predisposto uno studio di fattibilità, finalizzato ad illustrare una soluzione di ripristino ambientale che prevede il conferimento di rifiuti con codici “cer” (catalogo europeo dei rifuti ndr) già autorizzati con il provvedimento del 2012»
«Alla luce della complessità dell’intervento – prosegue Cremona – , per acquisire pareri per poi procedere al progetto, il Consorzio ha chiesto una conferenza dei servizi preliminare che la Provincia si è impegnata a convocare. Nell’ipotesi presentata, il conferimento di circa 190mila metri cubi di materiali coprirebbe i costi della chiusura definitiva dell’impianto, stimati in 7, 8milioni di euro, senza andare quindi a gravare ulteriormente sulla cittadinanza. Nel frattempo sta proseguendo anche la difficile operazione di recupero di risorse nei confronti di Daneco, che è stata posta in liquidazione volontaria».
Nei mesi scorsi, come noto, si era parlato di una possibile sovrattassa di 10 euro per ogni cittadino dei paesi che aderiscono al Consorzio Medio Novarese, da applicare alle bollette della Tari dei prossimi anni. Il progetto presentato nei giorni scorsi scongiurerebbe questa ipotesi. Ma le antenne di istituzioni e cittadini dovranno comunque restare dritte per scongiurare brutte sorprese come quella del 2010, quando qualcuno aveva pensato di portare a Ghemme gli scarti di fonderia della Sisas di Pioltello.
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