Cronaca
Jeans e pedule leggere sulla cima innevata: coppia salvata sul Bonom
Jeans e pedule leggere sulla cima innevata: coppia salvata sul Bonom. Disavventura per due escursionisti che sono stati recuperati sullo spartiacque tra alta Valsessera e alta Valle Cervo, nella notte tra sabato e domenica.
Jeans e pedule leggere sulla cima innevata: coppia salvata sul Bonom
Le squadre Saf (Speleo Alpino Fluviale) dei vigili del fuoco e volontari del Soccorso alpino della delegazione di Biella erano intervenute proprio per recuperare la coppia di escursionisti rimasti bloccati alle pendici della cima del Bonom.
Sabato i due amici, un uomo e una donna, avevano iniziato l’escursione con le ciaspole da Bocchetto Sessera al Monticchio. Visto che però era ancora presto hanno deciso di proseguire fino alla “Pera furà”, invece che fare dietrofront hanno deciso di proseguire fino alla cima del Bonom e poi l’idea era scendere fino all’Artignaga. Ma il freddo nel pomeriggio ha iniziato a farsi sentire, i due indossavano un jeans e non avevano le pedule adatte ad affrontare la neve. La donna poi a un certo punto ha perso pure una delle ciaspole.
L’allarme
Hanno quindi dato l’allarme. Accompagnati dai soccorritori soltanto verso la mezzanotte sono riusciti a raggiungere l’Artignaga e da qui sono stati portati poi a Bocchetto Sessera dove si sono rifocillati. La coppia non aveva valutato attentamente la fatica dell’escursione da affrontare.
Alle operazioni di recupero hanno partecipato undici volontari del Soccorso alpino e tre vigili del fuoco.
Foto d’archivio
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Ennio
15 Ottobre 2021 at 17:56
Ho salito il Bonom con un metro di neve e senza ciaspole, pedule leggere ma impermeabili e ghette, nessun problema ma ero ben allenato, il segreto è tutto nel sapersi valutare, altrimenti alla prima difficoltà o fatica si cede allo sconforto.
Determinante avere esperienza di fatiche simili già affrontate e quindi la fiducia nei propri mezzi. A volte basta andar piano e concentrarsi passo dopo passo per ritornare giù.
Perdere la ciaspola è indicativo di forti limiti personali di presenza mentale, per la sicurezza e l’incolumità bisogna essere presenti con la mente in ogni istante, cosa che si perde se si superano i propri limiti fisici del momento. La fatica corrode l’attenzione e la fiducia.