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Cronaca

Lavoro nero e autorizzazioni mancanti: impianto sequestrato

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Lavoro nero e mancanza di alcune delle autorizzazioni necessarie: attività sospesa per un’azienda di Briga Novarese.

Lavoro nero e autorizzazioni mancanti

Intervento dei Carabinieri in un impianto produttivo di pulitura metalli a Briga Novarese. Il 27 settembre, infatti, i militari forestali di Gozzano e di Nebbiuno, insieme ai colleghi della stazione di Gozzano e del Nucleo Ispettorato del Lavoro di Novara, hanno proceduto a un controllo. «Nel corso dell’accertamento – illustrano i Carabinieri – è emerso che l’impianto soggetto al controllo risultava del tutto privo di autorizzazione sia al deposito e gestione dei rifiuti, sia alle immissioni in atmosfera dei fumi di produzione. Per questi fatti, il titolare è stato segnalato all’autorità giudiziaria e l’impianto sottoposto a sequestro preventivo. Il provvedimento di sequestro si è reso necessario allo scopo di far cessare l’attività illecita ed evitare che essa fosse portata ad ulteriori conseguenze».

Tre lavoratori su cinque irregolari

I controlli del Nucleo Ispettorato Lavoro hanno portato alla scoperta di tre lavoratori su cinque in totale totalmente in nero. «Per tali ragioni – proseguono i militari – il N.I.L. procedeva con i propri provvedimenti di competenza consistiti nella di Sospensione dell’Attività Imprenditoriale essendo stato rilevato all’atto del controllo un numero di lavoratori in nero superiore alla soglia del 20% dei presenti sul luogo di lavoro. Il sequestro è stato convalidato dal G.I.P. di Novara nella giornata di venerdì cinque ottobre».

Altri casi

Nel 2018 ci sono stati altri tre casi di aziende di pulitura metalli sottoposte a sequestro per violazione alle normative ambientali. «L’attività è inserita in un più ampio programma di controlli congiunti su imprese di pulitura metalli, svolti con il Nucleo Ispettorato del Lavoro dei Carabinieri e Compagnia di Arona – comunicano i militari – I controlli sono finalizzati alla prevenzione e contrasto delle attività illecite nel settore ed a protezione di un contesto ambientale, come quello dell’alto novarese e del Lago d’Orta, di alto pregio paesaggistico e naturalistico. Già dall’inizio dell’anno, è stata avviata un’intensa campagna di controlli finalizzata a contrastare gli illeciti sversamenti di rifiuti liquidi nel lago d’Orta, in collaborazione con Compagnia di Arona e Nucleo Ispettorato del Lavoro dei Carabinieri di Novara».

Gli effetti economici

I Carabinieri ricordano inoltre che la lotta all’irregolarità ha anche effetti positivi in ambito economico: «Non vi è dubbio, infatti che, l’attività illecita, oltre a produrre un grave danno all’ambiente, finisce per causare effetti distorsivi anche nel campo economico, ponendo le aziende che operano nell’illecito in una posizione concorrenziale evidentemente sleale rispetto alle tante che si attengono al rispetto della normativa, ambientale e giuslavoristica. L’attività di controllo proseguirà oltre, a tutela della legalità e dell’integrità del patrimonio ambientale».

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