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Cronaca

Marita Tomasoni ha difeso fino all’ultimo il suo assassino

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Per l’omicidio di Novara finalmente c’è un omicida

Quasi un gesto d’amore per difendere il fratello fino all’ultimo Marita Tomasoni ha cercato fino all’ultimo di difendere il suo omicida. Il suo amore fraterno ha prevalso anche sul dolore delle ferite. Non si era accorta della gravità delle lesioni riportate, forse stava pensando a come nasconderle. Soltanto quando si è accorta che stava morendo dissanguata ha chiesto aiuto. L’omicidio di Novara ha un nome, a uccidere Marita Tomasoni lo scorso 9 novembre è stato il fratello minore Massimiliano, rimasto senza lavoro e con problemi di droga alle spalle. L’uomo da tempo chiedeva aiuto alla sorella, ma Marita aveva deciso di chiudere i rubinetti. Quel giorno Massimiliano si era recato da Marita per chiederle altri soldi, forse era anche sotto l’effetto di droghe. Davanti al rifiuti ha deciso di accanirsi sulla sorella ferendola con un coltello, numerose le lesioni. Alla fine se n’è andato con qualche migliaio di euro. Gli inquirenti sono riusciti a risalire al fratello che è stato arrestato.

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