Cronaca
Preparano la merce da rubare vicino all’uscita: scoperti dai carabinieri
Preparano la merce che avevano intenzione di rubare vicino all’uscita di un magazzino a Santhià: i carabinieri hanno arrestato quattro giovani.
Preparano la merce da rubare
I carabinieri della stazione di Santhià hanno arrestato 4 giovani residenti nelle provincie di Varese e Milano per furto aggravato in concorso. Lo riporta Prima Vercelli. Ad accorgersi che qualcosa non andava è stata una pattuglia della stazione dei carabinieri di Santhià. I militari, transitando nei pressi della stazione ferroviaria, hanno notato che in un magazzino della società IFI il portone di ingresso era aperto. Entrando, i carabinieri hanno incontrato una guardia giurata a sua volta impegnata in un controllo. L’uomo ha mostrato loro dell’attrezzatura che era stata spostata dagli scaffali e sistemata vicino all’uscita del magazzino, pronta per essere portata via. I carabinieri hanno così deciso di eseguire un servizio di osservazione durante la notte successiva, al fine di sorprendere eventuali malfattori.
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L’appostamento
La loro intuizione si è rivelata corretta. Verso le 02.30 è sopraggiunta un’auto di grossa cilindrata. Quattro persone sono scese e sono entrate nel magazzino. I carabinieri sono intervenuti immediatamente riuscendo a bloccare due dei quattro malfattori, mentre stavano cercando di caricare degli attrezzi sull’auto (saldatrici, smerigliatrici, ecc…). I due fuggiaschi sono stati inseguiti per le vie del paese e dopo poco bloccati e accompagnati in caserma. I 4 giovani di un’età compresa tra i 25 e 35 anni, tutti incensurati, delle provincie di Varese e Milano, sono stati dichiarati in stato di arresto per tentato furto aggravato in concorso ed al termine degli accertamenti di rito sono astati associati alla casa circondariale di Vercelli, in attesa del processo per direttissima.
La refurtiva
Nell’abitazione di uno di questi veniva rinvenuta altra attrezzatura e dalla disamina delle immagini delle telecamere del paese, si accertava che il mezzo utilizzato dai malfattori era giunto altre tre volte a Santhià, tant’è che si sospetta che gli stessi siano gli autori anche di altrettanti furti commessi nel mese di giugno ai danni del citato magazzino, per un valore complessivo di oltre 20.000 euro di refurtiva.
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