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Cronaca

Racconta che la mamma la prende a cinghiate. Poi però ritratta tutto

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Il tribunale ha assolto una donna del Novarese accusata dalla figlia

Aveva raccontato che la mamma (alla quale era stata affidata dopo la separazione dei genitori) la maltrattava, anche con vere e proprie aggressioni fisiche, come quando l’aveva colpita con una cinghia. E poi aveva riferito i disagi e privazioni, come quando erano rimaste senza corrente perché non era stata pagata la bolletta della luce, o quando mangiavano poco e male perché non c’erano i soldi per fare la spesa.

 

Ma poi, davanti al giudice, la stessa ragazza ha ammesso che le discussioni e i rimproveri erano motivati da esigenze educative, e coloro che sono stati ascoltati in aula hanno riferito che la ragazzina non era mai stata trascurata, né sotto l’aspetto fisico, né tanto meno sotto il profilo educativo. Il pubblico ministero ha concluso la requisitoria con la richiesta di assoluzione della madre, il difensore l’ha ribadita con forza e il giudice, accogliendo le richieste, l’ha mandata assolta. E’ accaduto l’altro giorno in tribunale a Novara.

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