Cronaca
Rischio prescrizione per 39mila metri cubi di rifiuti abusivi
Rischio prescrizione per gli illeciti ambientali relativi agli scavi abusivi scoperti nel 2013 a Prato Sesia
Rischio prescrizione per gli scavi abusivi. Dopo cinque anni è iniziato il processo
Potrebbero andare in prescrizione gli illeciti ambientali relativi agli scavi abusivi a Prato Sesia scoperti nel 2013. Dopo cinque anni è iniziato il processo a carico di due legali rappresentanti di una ditta di escavazione e movimento, e dell’amministratore e proprietario delle cave. Mentre è stralciata per problemi di notifica, e rinviata a febbraio 2019 (quando sarà prescritta), la posizione della proprietaria di parte dei terreni in cui sono avvenuti gli scavi abusivi. Il dibattimento si è aperto qualche giorno fa con l’ammissione delle prove: i primi quattro testimoni saranno ascoltati a luglio. Calcolando che sono circa una ventina, sono destinati a prescriversi anche i reati contestati agli altri quattro imputati.
In un’area agricola era stata realizzata una cava senza autorizzazione
Nel 2013 il corpo forestale dello Stato aveva rinvenuto uno scavo abusivo vicino al fiume Sesia. Secondo l’accusa in un’area agricola era stata realizzata una cava senza autorizzazione, dove erano poi state depositate rocce di scavo e limi di lavaggio di terre, oltre a rifiuti misti derivati dall’attività di costruzione, imballaggi, demolizioni e anche rifiuti speciali pericolosi. Stando a quanto contestato dal corpo forestale, la società di scavi ha eseguito lavori su terreni in suo possesso e anche su aree altrui. La ghiaia abusivamente prelevata era poi stata venduta a un impianto di lavorazione di Romagnano, da dove sarebbe uscita pronta per altro uso edilizio.
Agli imputati contestati abusi edilizi e traffico illecito di rifiuti
Le indagini avevano portato nella prima fase al sequestro preventivo di un grosso autocarro e di vari terreni su ordine del tribunale di Novara. Secondo l’accusa, si parla di rifiuti non pericolosi e pericolosi per un ammontare complessivo di 39mila metri cubi circa. A vario titolo, agli imputati sono contestati abusi edilizi e traffico illecito di rifiuti. Il Comune di Prato Sesia, grazie al personale dell’ufficio tecnico, ha collaborato attivamente con il comando forestale nell’indagine della cava, così da cercare di recuperare le tasse non incassate.
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