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Cronaca

Scappò dalla casa di riposo e morì, assolte le operatrici di una struttura del Vercellese

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L’83enne fu trovata senza vita da un agricoltore in un campo di grano

Non hanno colpe le due operatrici socio-sanitarie della casa di riposo di Saluggia, da dove nel 2012 un’anziana ospite scappò per poi morire pochi giorni dopo nei campi poco distanti dalla struttura.

Lo ha deciso il giudice Maria Teresa Guaschino, che ha assolto oltre alle due operatrici anche l’amministratore della cooperativa che gestisce la casa di riposo. L’accusa era di omicidio colposo, per non avere srvegliato l’83enne, originaria del Torinese. 

L’anziana ospite aveva lasciato la struttura con indosso ancora le ciabatte, in una calda giornata di giugno; le ricerche erano partite subito, per trovare quella donna che oltretutto soffriva di amnesie. Ma erano state inutili: a trovare il corpo ormai senza vita in un campo di grano era stato pochi giorni dopo un agricoltore. Da qui l’indagine e il processo.

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