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Cronaca

Si era uccisa a 15 anni, oggi i cinque cyberbulli in aula

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A Novara un caso che aveva fatto discutere tutta l’Italia

Potrebbero essere affidati ai servizi sociali per un periodo di recupero i cinque ragazzi di Novara accusati di aver provocato, la notte del 5 gennaio 2013, il suicidio di Carolina Picchio, 15 anni, esasperata e distruttuta psicologicamente dopo che quei compagni di scuola l’avevano messa alla berlina su Facebook. La richiesta di “messa alla prova” verrà probabimente formulata oggi dai legali di tutti e cinque gli accusati.

I ragazzi, nati tra il 1996 e il 1998, sono accusati a vaio titolo di reati quali morte come conseguenza non voluta di altro delitto, stalking, violenza sessuale di gruppo, diffamazione, detenzione di sostanze stupefacenti, detenzione e divulgazione di materiale pedopornografico. Adesso il caso approda al Tribunale per i minorenni di Torino. Da parte sua, il padre della vittima anche ieri sera sui telegiornali nazionali ha auspicato soprattutto un presa di coscienza collettiva dei danni che può arrecare il cosiddetto “cyberbullismo”.

 

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