Cronaca
Trovati i corpi degli alpinisti dispersi da un mese sul Monte Bianco
Scariche di sassi impediscono però il recupero da parte del soccorso alpino.
Trovati i corpi degli alpinisti dispersi da un mese sul Monte Bianco. Scariche di sassi impediscono però il recupero da parte del Soccorso Alpino.
Dispersi sul Monte Bianco: individuati i corpi
“Reperti compatibili con la presenza di due corpi senza vita”. E’ quanto comunicato nella mattinata di mercoledì 23 agosto, dal Soccorso Alpino Valdostano che ha effettuato alle prime luci dell’alba un sorvolo in elicottero sulla cresta del Brouillard (Monte Bianco) alla ricerca dei due alpinisti piemontesi dispersi dallo scorso 11 luglio.
Si tratta di Maurizio Crosetti, 48 anni di Bricherasio, e Dino Ruotolo, 63enne di Torino. In particolare sarebbero stati individuati frammenti di vestiti e attrezzatura da alpinismo. Gli oggetti rinvenuti, situati a un’altitudine di 3.800 metri, secondo i soccorritori, sembrano essere compatibili con la presenza di due corpi senza vita.
Impossibile il recupero
Nonostante le buone condizioni di volo, con moderato vento e ottima visibilità, il recupero dei corpi non è stato possibile a causa delle numerose e pericolose scariche di sassi che rappresentano una minaccia per i soccorritori. L’elicottero, infatti, non può avvicinarsi alla zona e far atterrare il personale tecnico.
La richiesta di aiuto
I due alpinisti dispersi avevano chiamato la Centrale Unica del Soccorso il mattino del 10 luglio 2023, segnalando difficoltà a un’altitudine di 4.350 metri a causa delle condizioni della roccia, ancora coperta da neve, resa instabile dalle alte temperature. Nonostante due tentativi di recupero da parte dell’elicottero del Soccorso Alpino Valdostano, non è stato possibile issarli a bordo a causa del forte vento.
Dopo i tentativi falliti, avevano deciso di fermarsi e passare la notte a quell’altitudine, avendo l’equipaggiamento necessario e temperature moderate. Avevano comunicato di stare bene alle 21 del 10 luglio 2023 e avevano pianificato di continuare l’ascensione autonomamente la mattina successiva. Da allora, non si è più riuscito a stabilire alcun contatto telefonico con loro.
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