Cronaca
Vanno a rubare in una sala scommesse: arrestati dai carabinieri
I responsabili del furto sono tre pakistani. Avevano colpito alla ”Startgames” di Vercelli
Qualche giorno fa, a Vercelli, i carabinieri hanno arrestato in flagranza, D. Z., 19enne, M. A., 34enne, e la 22enne N. H., cittadini pakistani residenti in provincia di Roma e gravati da pregiudizi penali per reati contro il patrimonio, perché responsabili, in concorso fra loro, di furto aggravato. Alle 7 di sera, durante un servizio perlustrativo finalizzato alla prevenzione e repressione dei reati predatori, mentre stavano transitando in corso Libertà a bordo dell’autovettura di servizio, i militari operanti hanno notato un uomo, poi identificato come il titolare della sala scommesse “Smartgames”, che, gesticolando, li faceva accostare e riferiva di essere stato derubato pochi istanti prima da due stranieri, i quali, dopo averlo raggirato con la scusa di cambiare del denaro, si erano appropriati di una mazzetta di banconote da 50 euro custodite nel registratore di cassa, dandosi alla fuga in direzione di Novara con una Peugeot 407 grigia con targa straniera, a bordo della quale vi era un altro complice.
I carabinieri, postisi immediatamente alla ricerca dei malviventi, hanno quindi intercettato e bloccato l’auto segnalata in corso Matteotti. La successiva perquisizione personale dei tre pakistani ha consentito di rinvenire e sequestrare 20 banconote da 50 euro sottratte poco prima, occultate nel portafogli di D. Z.. Inoltre, durante la perquisizione della vettura, sono stati rinvenuti e sequestrati 3 grammi di hashish di cui era in possesso M. Z., poi segnalato alla competente Prefettura per detenzione di stupefacenti per uso personale. La refurtiva, interamente recuperata, è stata restituita all’avente diritto. Gli arrestati venivano ristretti presso le camere di sicurezza della stazione di Vercelli in attesa del rito per direttissima, mentre N. H. veniva rimessa in libertà per poter accudire il proprio figlio di un anno. L’indomani, a conclusione dell’udienza, i tre pakistani venivano condannati alla pena di 8 mesi di reclusione.
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