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Cronaca

Varallo, il sindaco ricorda il notaio Massimo Cortese

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Per decenni ha svolto la sua professione in città seguendo le orme paterne

Varallo piange la scomparsa del notaio Massimo Cortese. Per decenni ha svolto la sua professione in città seguendo le orme paterne. Cortese è morto stroncato da una crisi cardiaca il giorno della vigilia di Natale. Aveva 67 anni. Nonostante vivesse a Vercelli con la famiglia, era molto legato a Varallo dove prima di lui il padre Giulio aveva svolto la professione notarile per oltre trent’anni, fornendo consulenza nelle pratiche burocratiche ai cittadini varallesi e agli uffici comunali. Un impegno il loro che non si limitava alla sfera professionale ma che toccava la vita pubblica.

«Entrambi hanno fatto molto per la nostra città – ricorda il sindaco Eraldo Botta – e sempre con un atteggiamento molto umile, riservato. Ricordo in particolare Massimo, un amico. Collaborava con il Comune e si rendeva sempre disponibile a titolo gratuito a seguire tutti quei casi che rientravano nel sociale; non voleva mai essere ringraziato pubblicamente». In passato la famiglia Cortese aveva messo a disposizione anche un fondo economico per realizzare il campetto pubblico in via XXIV Maggio, nella zona del Levante. «Il notaio Massimo era venuto a sapere che alcuni ragazzi avevano fatto richiesta al Comune di questa area per lo svago e lui aveva detto: “Vi aiuto io”. Per questo e per tanti altri episodi simili, abbiamo voluto ringraziare la famiglia Cortese intitolando nel febbraio 2012 al notaio Giulio (morto nel 1986; ndr) il parcheggio pubblico nell’area dell’ex manifattura Rotondi».

All’attività professionale, svolta a Varallo nello studio di corso Roma e a Vercelli in via Goffredo Mameli con il collega Gian Paolo Roncarolo, morto anch’egli prematuramente la scorsa estate, Cortese affiancava due grandi passioni: quella per il Milan e quella, in particolare, per le auto d’epoca. «Fu proprio questa passione che ci fece diventare amici – ricorda Botta -, che ci portò subito a darci del “tu”. Lui corse più volte, anche in anni recenti, il “Gran premio storico di Monaco” sul circuito di Montecarlo con la sua R16 Gordini. Ogni volta che ci incontravamo parlavamo di motori e auto d’epoca per ore». Il funerale di Massimo Cortese è stato celebrato martedì mattina nel duomo di Vercelli. Il notaio lascia la moglie Silvia, i tre figli, Giulio, Vittorio, Marina, e il fratello Mario.

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