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Cultura e turismo

Le 4 migliori destinazioni per il turismo LGBTQ+

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In Europa, i Paesi Bassi sono noti come una delle destinazioni più gay-friendly, con il Gay Pride ad Amsterdam come punto culminante. Tuttavia, ci sono altri Paesi che attirano molti turisti LGBTQ+ che vale la pena considerare per una vacanza indimenticabile

Stati Uniti d’America: San Francisco

Questa iconica città californiana è considerata da molti la capitale gay del mondo. San Francisco ha la terza più grande popolazione gay degli USA ed è nota per la sua fiorente comunità LGBTQ+. Il festival del Gay Pride che si tiene ogni giugno è un evento famoso e attira visitatori da tutto il mondo, sia gay che etero. Castro, uno dei primi quartieri gay degli Stati Uniti d’America, è il luogo ideale per vivere in prima persona la scena LGBTQ+ di San Francisco. Ha giocato un ruolo importante nella lotta per la parità dei diritti e rimane un simbolo della cultura LGBTQ+ oggi.

Per visitare questa meravigliosa città, è importante notare che è necessario richiedere l’ESTA online prima della partenza, poiché si tratta di un’autorizzazione di viaggio necessaria per entrare negli Stati Uniti d’America senza visto. Si tratta di una procedura molto semplice che consiste nel compilare un modulo di richiesta digitale, controllare se tutti i dati inseriti sono corretti e fare il pagamento. L’ESTA è di solito approvato lo stesso giorno e non ha bisogno di essere stampato perché è automaticamente collegato al passaporto del richiedente una volta concesso. 

Paesi Bassi: Amsterdam

La capitale olandese è una delle destinazioni più visitate in Europa dalla comunità LGBTQ+. Non per niente Amsterdam è stata nominata Gay Capital of Europe nel 2019. La mentalità aperta e la tolleranza della popolazione locale ha un grande fascino e rende la città una destinazione da considerare per una vacanza. Non è solo una destinazione molto romantica da visitare in due, ma può anche essere visitata da soli se si cercano sia feste che attività culturali. 

La città è piena di bar, discoteche, feste in barca e stabilimenti gay-friendly. La zona principale è intorno a Rembrandtplein e si estende fino alla strada Amstelstraat, che corre parallelamente al canale omonimo. Alcuni degli eventi annuali che meritano una visita includono la Canal Parade (che si tiene il primo sabato di agosto) e il Pink Saturday (che si tiene l’ultimo sabato di giugno).

Argentina: Buenos Aires

Per molti, questa città argentina è la capitale gay-friendly dell’America Latina. Nel 2006 e nel 2008, la comunità LGBTQ+ l’ha votata come migliore destinazione gay internazionale. San Telmo e Recoleta sono i quartieri dove si trovano i principali luoghi d’incontro per la comunità LGBTQ+. L’afflusso di turisti omosessuali ha portato alla creazione della Camera di Commercio Gay-Lesbica (CCGLAR), che rappresenta ristoranti, bar e hotel con un’offerta LGBTQ+ e che, insieme all’Istituto Nazionale per la Promozione del Turismo, si occupa dell’organizzazione di iniziative destinate a questo pubblico. 

Vi sono numerosi eventi a cui partecipare e di cui tener conto quando si visita la città, come la Gay Pride March (che si tiene ogni anno nella prima settimana di novembre) o il Queer Tango Festival, che si svolge a metà novembre.

Canada: Montreal

Il Canada è stato per anni la destinazione più gay-friendly del mondo secondo l’annuale Spartacus Gay Travel Index. All’interno del Paese, Montreal si distingue come una città gay-friendly con un proprio quartiere gay, il Gay Village, situato intorno alla stazione della metropolitana Beaudry, riconoscibile dalle sue colonne multicolori. Insieme a San Francisco, è uno dei più grandi quartieri gay nel Nord America, e ha anche un centro d’informazioni turistiche per gay. Le principali attrazioni sono saune, discoteche e bar specialmente per lesbiche. All’inizio di agosto, anche Montreal celebra il Gay Pride, conosciuto come Fierte Montreal Pride. Un altro festival da non perdere è il Black & Blue Gay Festival, che si tiene il secondo lunedì di ottobre dal 1991, e il cui ricavato va in beneficenza alla lotta contro l’HIV.

Come per gli Stati Uniti d’America, anche per i voli verso il Canada è necessaria un’autorizzazione di viaggio: l’eTA Canada. Quest’autorizzazione di viaggio permette di entrare nel Paese senza visto per un numero illimitato di soggiorno fino a 6 mesi consecutivi ciascuno durante il periodo di validità totale di 5 anni. L’eTA Canada può essere richiesta facilmente e rapidamente online utilizzando un modulo di richiesta digitale e viene concessa entro una media di 3 giorni. Così come l’ESTA USA, una volta concessa l’eTA Canada viene collegata automaticamente al numero di passaporto del titolare e non ha bisogno di essere stampata.

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