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Cultura e turismo

Da 60 anni mancano i carri al carnevale di Varallo

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Il presidente del Comitato: «Bisogna porsi obbiettivi più realizzabili per mantenere quello che c’è di buono e renderlo migliore»

Da oltre sessant’anni il carnevale di Varallo non ha i carri allegorici. L’ultima volta furono realizzati nel lontano 1956. Era stata l’amministrazione comunale, in occasione della serata di presentazione del carnevale 2016, a sottoporre l’idea al Comitato cittadino di riportare in vita un tassello della tradizione, dando inoltre la disponibilità della consegna di un premio in denaro. La proposta, in linea di principio, era stata accettata dal gruppo, ma sono state intuite le difficoltà e i tempi ristretti per la concreta realizzazione di questo grande progetto. «Da novembre – afferma Simone Berardi, nuovo presidente del Comitato -, sono alla guida del nuovo Carnevale. Non è pensabile riproporre quest’anno una tradizione di questa portata. Non abbiamo in primis il tempo necessario, non si hanno strutture e capacità manuali per la realizzazione; inoltre le diverse norme di sicurezza e i vari costi impediscono la concretizzazione di questa bellissima idea».

Sono diverse quindi, ad oggi, le difficoltà per riportare in auge una tradizione locale del passato, ma che in un ottica futura, dopo le varie e attente valutazioni, potrà essere ripresa, rinnovata e nuovamente realizzata. Qualche anno fa, il “palio dei Rioni”, in piccolo, ha ricordato comunque questo antico evento, ma per rivedere i maestosi, variopinti e goliardici carri allegorici si dovrà quindi aspettare. «Abbiamo lo spirito e tutta la voglia di riportare in vita questo antico evento, magari in maniera ridimensionata – conclude Berardi -. Sicuramente, però, non ora ma in futuro. Oggi dobbiamo badare a piccoli problemi e ostacoli concreti che devono essere risolti e superati per svolgere al meglio le diverse manifestazioni. È nel piccolo, ora, che c’è bisogno di far funzionare al meglio le cose che si hanno a disposizione, grazie inoltre alla collaborazione con l’amministrazione. Bisogna porsi obbiettivi più realizzabili per mantenere quello che c’è in buono stato e renderlo sempre migliore. Il carnevale è tradizione che racchiude in sé tutti i valori come la condivisione, il legame, la beneficenza, ed è con questo sentimento che vogliamo portarlo avanti».

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