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Cultura e turismo

Festa dell’uva, le tabine custodi delle tipicità

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Locali e taverne dovranno assumere un aspetto che richiami la civiltà contadina

A Gattinara si avvicina a lenti passi la Festa dell’uva. «La sua filosofia sarà la stessa dello scorso anno – dice il sindaco Daniele Baglione -, anche perché con le elezioni di mezzo non sarebbe stato corretto modificarla e non ci sarebbe stato neppure il tempo. Anche l’edizione 2016 sarà una festa soprattutto per famiglie e meglio distribuita in tutto il centro storico. Non ci sarà soltanto un unico grande palco, ma più palchi in cui si alterneranno spettacoli di vario tipo. Le taverne sono grosso modo le stesse dello scorso anno e sarà confermato il premio per il visitatore che arriverà da più lontano, che vincerà un cesto di prodotti tipici. Lo scorso anno ha vinto un australiano». Ci saranno comunque alcune novità, come il ritorno di “Applauditissimo”, lo spettacolo fatto dai dilettanti allo sbaraglio, e altre iniziative.

Intanto il Comune ha stilato le regole della tre giorni di eventi. Chioschi e taverne occasionali che somministrano alimenti e bevande dovranno sospendere il servizio bar e cucina all’una di sabato 10, alle 2 di domenica 11 e all’una di lunedì 12 settembre. E’ vietata a tutti i chioschi la vendita di bottiglie di vino e alcolici da asporto; è inoltre vietata la somministrazione di birra e di vino alla spina, per mantenere la tipicità dei contenuti della manifestazione legata al vino e all’enologia (la vendita e la somministrazione di birra e di vino alla spina è consentita ai bar e alle birrerie).

Locali e taverne, che dovranno avere un aspetto che richiami la civiltà contadina, non potranno vendere alcolici a minorenni e a soggetti in evidente stato di ebbrezza e i visitatori che vorranno venire alla Festa dell’uva con il cane dovranno tenere il loro animale al guinzaglio (lungo non più di un metro e mezzo) e, se di grossa taglia o mordace, far indossare la museruola.

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