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Cultura e turismo

GALLERY: Incetta di medaglie per la Asd White Fox

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Società protagonista al PalaCus di Torin

Al PalaCus di Torino si è svolto il settimo trofeo Lanterna di taekwondo riservato ai piccoli atleti dai 6 ai 13 anni, La Asd White Fox Taekwondo ha confermato la sua condizione di pluripremiata società sportiva conquistando il terzo posto assoluto sulle 42 società iscritte, la prima tra le società piemontesi presenti. Va sicuramente un grandissimo applauso alle giovani volpe bianche che sono salite sul podio più alto conquistando l’oro: Sofia Rovere che passa il primo turno 32-20 e poi ancora Lorenzo Prina Mello, Iron Botto Steglia, Filippo Maio,  Irene Buzzano, Annalisa lupano, Gabriele Motto, Matteo Senfet. Non di meno hanno brillato chi è arrivato al secondo gradino portando a casa l’argento, il piccolo Riccardo Mafioletti che perde la finale al Golden Point e poi ancora Jacopo Saviolo Ballara, Giulia Motto, Ivan Vitale, Squintone Paolo, Mattia Scaglione.Mentre il terzo gradino del podio ha visto protagonisti come Tommaso Motto che vince il primo combattimento 13 a 1 e si continua con Andrea Pasquario, Mattia Saviolo Ballara,  Luca Lovisetto , Samuele Giardina. La squadra della società biellese ha realizzato 19 medaglie su 23 partecipanti, ma non è questo il fine della White Fox, ciò che i maestri/coach trasmettono alle nuove leve è la passione per questa arte marziale coreana, insegnano loro che con un buon lavoro e costante impegno i risultati non tarderanno ad arrivare.

Il presidente della società Enrico Manfredo ha commentato così il risultato: «I ragazzi, veri protagonisti della giornata si sono divertiti, hanno affrontato la sfida con grinta e tenacia ma soprattutto con il sorriso sulle labbra, li ho visti rilassati, presenti sulla gara e quindi concentrati. Li ho visti ridere e gridare per fare il tifo dei compagni. Li ho visti forti anche quando hanno perso perché hanno fatto qualcosa che gli piaceva e se pensiamo che per molti era la prima volta, come presidente non posso che essere orgoglioso. Una menzione d’onore ai genitori che hanno stoicamente resistito e supportato i piccoli atleti fino alla fine, sono stati magnifici. Un plauso anche a tutti i coach che hanno saputo guidare e focalizzare i ragazzi sul obbiettivo più importante: divertirsi»

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