Cultura e turismo
Lumi sul Cervino in scena a Maggiora
Proseguono le iniziative della rassegna “La mia pianura… ha le montagne” promossa da Fondazione Persona e sostenuta da Provincia di Novara, Atl e Sistema culturale integrato novarese nell’ambito di “Un febbraio da non dimenticare”.
Proseguono le iniziative della rassegna “La mia pianura… ha le montagne” promossa da Fondazione Persona e sostenuta da Provincia di Novara, Atl e Sistema culturale integrato novarese nell’ambito di “Un febbraio da non dimenticare”.
Domani alle 21 nel salone polivalente di via don Minzoni a Maggiora si terrà lo spettacolo teatrale “Lumi sul Cervino” a ingresso libero. La narrazione, scritta e interpretata da Gianni Dal Bello, vuole ricordare la prima salita sul Cervino di Whymper (1865) e la prima ascensione invernale di Walter Bonatti (1965), forse il più grande alpinista del XX secolo. Il tutto filtrato dalla lente di chi cinquant’anni fa era un bambino e che grazie alla visione delle Alpi dalla pianura s’innamora della montagna. «Verso le tre del pomeriggio, quando mi trovo a soli cinquanta metri dalla vetta, improvvisa e splendente, appare la croce. Il sole l’illumina da Sud e la rende incandescente. Rimango quasi abbagliato… Come ipnotizzato, stendo le braccia verso la croce, fino a stringere al mio petto il suo scheletro metallico: le ginocchia mi si piegano e piango».
Bonatti aveva scelto il 1965 in quanto ricorreva l’anno del centenario della prima ascensione al Cervino con l’epica sfida tra il britannico Whymper e l’italiano Carrel. Il nostro omaggio al grande alpinista – esploratore – scrittore e alla montagna più bella, è un racconto insolito, originale. Chi cinquant’anni fa era bambino, visse il ricordo della “doppia sfida” alla “Gran Becca” (il Cervino per i Valdostani) attraverso la tv. La solitudine dell’uomo, la spiritualità nell’abbraccio di Bonatti alla Croce in vetta, la pressione dei media dell’epoca saranno alcune delle tematiche trattate durante lo spettacolo. Affiancato da una scenografia che riproduce idealmente il Cervino, sulla quale proiezioni si uniscono a effetti scenici, il racconto diviene pretesto per una divertente rivisitazione che mescola momenti di vita vissuta ad attimi d’intensa “poetica” con la montagna. L’iniziativa è organizzata in collaborazione con la Parrocchia di Maggiora e inserita nel cartellone di Passio 2016.
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