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Cultura e turismo

Maschere a Prato Sesia, dai genitori ai figli

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I fratelli Federico e Caterina Rinolfi hanno ereditato da papà e mamma il ruolo di Document e Filumena

A Prato Sesia il carnevale è una questione di famiglia. I fratelli Federico e Caterina Rinolfi, infatti, hanno ereditato dai genitori Marco Rinolfi e Claudia Gardinale , “regnanti” fino allo scorso anno, il ruolo delle maschere del Comitato delle frazioni, il Document e la Filumena. Il primo a vestire i panni della maschera è stato Federico: il ragazzo, che quest’anno compirà vent’anni, studia enologia ad Alba. «Mio papà aveva già annunciato che dopo venticinque anni nei panni del Document avrebbe lasciato il posto – spiega – si è quindi pensato di sostituirlo con un ragazzo giovane e io sono stato ben contento di raccogliere il testimone». Federico è cresciuto con il Carnevale: «Ci sono foto di quando avevo tre o quattro anni in cui ero già vestito da “Bundansia” – racconta – il Carnevale è qualcosa che aspetto tutto l’anno e a cui partecipo con grande piacere».

Sebbene il Carnevale delle frazioni pratesi inizi solo a fine mese, il nuovo Document ha già partecipato ad alcuni eventi di altri comitati. «Forse l’unica cosa che mi intimorisce è l’idea di andare sul palco, durante le veglie e gli eventi, e dovere parlare davanti a molta gente – spiega – ma devo solo farmi un po’ di coraggio…». Del resto, è un “prezzo” irrisorio per vestire un costume ricco di storia. «Sono fiero di potere portare avanti una tradizione in cui credo moltissimo e che purtroppo rischia di perdersi – osserva – per me ha un grandissimo valore e sono contento di essere l’erede di mio padre nei panni della maschera». Obiettivo per il futuro? Provare a “reclutare” altri giovani.

La sorella maggiore Caterina, alla soglia dei 22 anni, studia e lavora come estetista. Quando sua mamma ha deciso di lasciare il suo posto a qualcuno di età vicina a suo figlio, il ricambio è stato naturale. «I miei nonni e poi i miei genitori hanno sempre fatto parte del Carnevale – spiega – quindi anche noi da piccoli l’abbiamo sempre frequentato. Dopo una piccola pausa fra i 14 e i 16 anni, negli ultimi anni mi sono riavvicinata a questo mondo e l’ho riscoperto». La sua interpretazione della Filumena è all’insegna del divertimento: «Vivo molto bene questo ruolo: è un impegno perché bisogna presenziare a vari eventi, ma la vivo con la massima tranquillità, senza preoccupazioni».

E così è stato anche il suo esordio: «All’inizio può fare uno strano effetto ritrovarsi al centro dell’attenzione, ma presto ci si rende conto che tutte le persone sono lì per divertirsi e non c’è imbarazzo. È l’atmosfera del Carnevale, soprattutto, a piacermi, l’aria di festa». Una bella soddisfazione per i due ragazzi, ma anche per i genitori: «Credo che i nostri genitori siano contenti e orgogliosi di vederci portare avanti qualcosa a cui tengono molto» osserva la ragazza.

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