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Cultura e turismo

VIDEO: A Gattinara si balla attorno al rogo delle maschere

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Nel testamento di Babacciu e Plandrascia vitamine e ricostituenti al Comitato per riprendersi dopo carnevale

Balli, musiche e qualche lacrima di commozione per il carnevale che finisce. Martedì sera era affollata piazza Italia per l’ultimo saluto al carnevale 2017, che si è chiuso con la lettura del testamento delle maschere e il rogo del Babacciu e della Plandrascia, accompagnato dalla marcia funebre, intonata dal corpo musicale Santa Cecilia.

Come ogni edizione, il testamento delle maschere è l’occasione per “punzecchiare” personaggi e misfatti che si sono verificati durante il carnevale. Quello letto martedì sera è stato tutto sommato un testamento “soft”. Nelle loro ultime volontà, Babacciu e Plandrascia hanno lasciato all’amministrazione comunale un’agenda, «perché si ricordino di tutti gli impegni presi e soprattutto delle scadenze. Va bene che “fare e disfare è sempre lavorare”, ma coprire e scoprire, aprire e chiudere può diventare un’Odissea. E all’ufficio comunale lasciamo un bel metro, per fare giuste le righe dei parcheggi, in modo che prendano le misure delle auto prima di farle». E a proposito di parcheggi, ai vigili lasciano la possibilità di mettere una taglia anche su quelli che parcheggiano sulle strisce, sui marciapiedi, davanti ai portoni o in mezzo alla strada.

«Visto poi che la Plandra dal 1999 ha il brevetto delle fontane in paese, lasciamo il diritto di richiedere il risarcimento al Comune per avergli copiato l’idea. E lasciamo un corso di meditazione alle “ciule venerande” che parlano solo perché hanno la lingua in bocca e per far prendere aria ai denti. Noi il carnevale l’abbiamo fatto, come pensavamo che fosse giusto farlo. Voi, invece di fare come quelli che se lo tagliano per fare un dispetto alla moglie, organizzatevi per farlo la prossima volta».

Ce n’è anche per chi il carnevale lo ha fatto: «alle compagnie dei carri, soprattutto a coloro che prendono le misure, lasciamo l’iscrizione alla scuola per geometri, in modo che si possa fare una sfilata senza incastrarsi in qualche balcone. Al comitato lasciamo vitamine, ricostituenti e massaggi per riprendersi dopo il carnevale e ai nuovi una giustificazione firmata dal presidente per avere, anche in Quaresima, qualche giorno per stare a casa e riposarsi. A tutti lasciamo la voglia di fare il carnevale, che può addormentarsi, ma è sempre vivo e pronto a riprendersi appena passa la banda a San Martino».

Video Gianluca Colombo

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